Omicidio Desirée: procura Roma chiede 4 condanne all’ergastolo. Ergastolo con isolamento diurno di un anno per aver drogato, violentato e poi lasciato morire Desirée Mariottini, evitando di chiamare i soccorsi. Questo è quanto è sarò chiesto dai pubblici ministeri Maria Monteleone e Stefano Pizza alla Corte d’assise per la morte della 16enne di Cisterna di Latina, trovata cadavere il 18 ottobre del 2018 in un immobile abbandonato in via dei Lucani, a San Lorenzo.
Alla sbarra ci sono Yusif Salia, ghanese di 34 anni; Mamadou Gara, 29enne del Senegal; Brian Minteh, 45enne del Senegal; e Chima Alinno, 48enne della Nigeria. I quattro erano tutti presenti durante la requisitoria nell’aula bunker di Rebibbia.
Sono accusati di aver stordito Desirée con un mix di droghe e poi di averla violentata a turno, provocandone la morte: “omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e spaccio a minori” i reati contestati dai pm.
Contro gli indagati, come hanno riferito i due Pubblico Ministero, ci sono diversi elementi tra cui anche il Dna di alcuni di loro trovato sugli indumenti intimi di Desirée, su un flacone di metadone e su una cannuccia utilizzata anche dalla vittima per fumare crack.
All’udienza che si è svolta a porte chiuse nell’aula bunker di Rebibbia davanti ai giudici della III corte d’Assise, i pm capitolini Maria Monteleone e Stefano Pizza hanno chiesto l’assoluzione per Gara solo dalle accuse di cessione di stupefacenti e induzione alla prostituzione.“
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