Il giornalista cattolico e saggista Maurizio Scandurra evidenzia il ben più ampio spazio dato dagli organi di informazione al caso di Patrick Zaki.
Ultimamente, l’Italia ha perso la bussola. E non è una metafora marinara per introdurre il tema della prigionia illegale dei pescatori illecitamente trattenuti in Libia, ma l’amara constatazione che ai nostri connazionali, anche mediaticamente, purtroppo non riserviamo la dovuta e doverosa attenzione.
Spendiamo ore di informazione per il caso del giovane studente trapiantato a Bologna e attualmente alle prese con la cattività d’Egitto, per carità, degnissimo di considerazione e di nota.
E dimentichiamo invece i figli amati dello stivale, della punta più estrema, quella Sicilia culla della Magna Grecia che pullula di storia e tradizioni: e che merita certamente più rispetto da parte di un Governo che, ancora una volta, mostra tutta la propria inconsistenza di fronte a gravissime violazioni della politica internazionale.
Del resto, basta guardare chi siede impropriamente al dicastero degli Esteri: un ragazzetto cresciuto a pane e Grillo che tutto sa fuorché risolvere i problemi. Anche perché, per poter parlare oltreconfine, bisogna innanzitutto conoscere la lingua. Non quella biforcuta con cui sproloquia proclami a tutto andare mettendosi spesso in impossibile competizione con giganti della statura di Vittorio Sgarbi, ma l’inglese: con cui, il nostro, non parrebbe proprio cavarsela benissimo.
Battute a parte, l’amara realtà è che per chi ci governa, ancora una volta, gli italiani non contano nulla. Basti vedere com’è gestita l’emergenza Covid-19. Vengono sempre dopo tutto e tutti, immigrati di ogni genere inclusi. E, se contano, contano al massimo quando debbono essere strumentalizzati come pedine, come numeri e matricole da ricombinare a piacimento per far quadrare gli sporchi intrallazzi finanziari di Bruxelles.
Le cose tali rimarranno sino a quando il popolo non si deciderà una volta per tutte a intonare, opportunamente riadattato, il celebre ritornello del più famoso musical di sempre dedicato a San Francesco: “Forza venite gente che in piazza si va, un grande spettacolo c’è. Conte all’Italia il governo ridà, rendici tutti i soldi che hai!”. Sia questo il miglior augurio per il bene del Paese.
Maurizio Scandurra