Conte: progetto sui Servizi Segreti non è mio, ma di Gentiloni

Il governo è in una fase critica, da una parte la pandemia del Coronavirus da fronteggiare e le conseguenze sull’Economia del Paese, dall’altra gli scontri in maggioranza per la tenuta dell’Esecutivo. Il premier Giuseppe Conte in un’intervista alla Stampa affronta tutti i temi più caldi.

Sugli scontri all’interno della maggioranza: “Non sono preoccupato. Sono in corso – prosegue Conte alla Stampa – confronti con le singole forze politiche, poi sicuramente potremmo avere anche un confronto collettivo. Ci sono state chiare note critiche da parte di una forza politica, in particolare Italia Viva, ed è giusto che ci sia questo confronto. Ma i cittadini devono stare tranquilli: non vogliamo, o almeno io non voglio disperdere energie rispetto all’azione di governo che in questo momento di emergenza è ovviamente ancora più intensa. Io non dico né che il governo non corre rischi né che sono disponibile a un rimpasto. Le dico invece che completeremo questo confronto con le forze politiche alla luce del sole, in piena trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini. Abbiamo una logica diversa rispetto al passato: non abbiamo nulla da nascondere. Ci sono stati posti dei problemi politici: li affronteremo, per fare in modo che il governo vada avanti.”

“Bene, approfitto per chiarire che il progetto sui Servizi Segreti non è un mio disegno, ma è un elaborato del governo Gentiloni che era rimasto nel cassetto. Io l’ho recuperato solo perché in questi giorni si sta approvando una proposta di regolamento europeo che entrerà in vigore prima dell’estate e darà solo 6 mesi di tempo a tutti i paesi membri di dotarsi di una struttura per la sicurezza cibernetica. Ma attenzione, qui stiamo parlando di ricerca, non di intelligence che è cosa totalmente diversa”. affaritaliani.it