Governo inetto, opposizione farlocca e Chiesa alla deriva


Presepe in Vaticano – Natale 2020

di Danilo Quinto – – Le “comiche” del Governo italiano e della sua maggioranza – l’ultima quella del voto al Senato sul MES – non sono finite. Ce ne saranno molte altre, fino al 2023, quando il piano imposto dai poteri a cui risponde, andrà a compimento.
C’e’ tutto il tempo, fino a quella data, per distruggere il Paese pezzo per pezzo, in modo scientifico, facendolo precipitare nella più grave crisi economica e sociale che abbia conosciuto, imparagonabile persino a quella successiva alla seconda guerra mondiale.

A questa distruzione, concorre un’opposizione farlocca, che non è animata da alcun principio d’identità e di amore verso l’Italia, priva com’è di una classe dirigente in grado di contrapporsi ad una macchinazione contro la verità e contro la libertà, al servizio di quei Potentati delle Tenebre – come li definisce il Vangelo – che si contrappongono a Dio. L’ultimo esempio: quello di Salvini, nel suo intervento al Senato sul MES, che da un lato denuncia e si lamenta, dall’altro tende la mano ad un Governo illegittimo, privo dell’elemento essenziale per governare: la maggioranza dei consensi del popolo che ha il diritto di voto. In nome dell’”emergenza” sono state commesse in questo Paese, nelle varie “stagioni” della sua storia, le cose più turpi, avvolte dalle più bieche trame. E la storia continua…

Nel popolo e’ impossibile che nasca una reazione. La maggioranza del popolo è corrotta intellettualmente, oltre che nelle sue prassi economiche, molto più della classe dirigente che esprime. Un’altra parte consistente e’ stata fatta crescere, volutamente, nella sua ignoranza e – per questo solo fatto – è la più manovrabile, ma anche la più pericolosa, per se stessa e per gli altri.

Ambedue le parti non possono che stare dalla parte del potere e accettare tutto: cessione di sovranità all’Europa, che fa credere di fiumi di denaro che in realtà sono ricevute di pegno per chi li riceverà; esautoramento del Parlamento; costituzione di task Force di centinaia di persone pagate con denaro pubblico; privazioni delle libertà di ogni tipo, dalle mascherine obbligatorie all’aria aperta ai distanziamenti cosiddetti sociali, che di sociale non hanno nulla, segregazioni; “sermoni” televisivi sempre degli stessi fino a ieri ignoti “scienziati” (in alcuni casi anche veterinari, con tutto il rispetto dei veterinari), che fanno il giro dei canali televisivi (mai che si inviti un clinico che non cerca visibilità e che non da parte delle Istituzioni ufficiali), contraddicendosi l’uno con l’altro; abolizione (con il concorso determinante della gerarchia ecclesiastica) della millenaria tradizione della Messa di Natale a mezzanotte; eventuali patentini per i vaccinati (e quindi obbligo, mascherato dall’ipocrisia del linguaggio); ipotetica distribuzione di un fantomatico vaccino affidata alla persona che ha già dimostrato tutta la sua affidabilità nell’organizzare l’emergenza; controlli pianificati con la messa in strada di 70.000 uomini armati per controllare passeggiate e spostamenti; mance e bonus di ogni tipo, dai monopattini alle biciclette, dalle vacanze alle lotterie che mascherano l’esigenza dello Stato di creare un database di tutti i dati e di eliminare il contante, per far dipendere tutti dalla moneta elettronica, con cui si pagheranno Amazon e i grandi distributori, mentre le botteghe saranno costrette a chiudere – tutte – come le piccole e medie imprese – tutte; terrore che viene fatto circolare ad arte sui numeri dei morti e dei contagiati (senza la diffusione delle informazioni delle cartelle cliniche, unico dato certo che consente di attribuire la morte al Covid o ad altre patologie); intromissione nelle decisioni che fanno parte dell’intimità e della sfera familiare; mancanza di conoscenza dei protocolli di cura relativi a farmaci da prendere a casa, che curano il Covid ed evitano il ricovero negli ospedali.

Accetta persino, il cosiddetto popolo italiano, che in un anno vengano cancellati dal sistema sanitario pubblico, 100.000 (CENTOMILA) interventi chirurgici urgenti, milioni di screening e visite specialistiche per malattie cardiovascolari e oncologiche (con il risultato di moltiplicare la mortalità per i prossimi 10 anni). Accetta che L’ITALIA SIA IL PAESE EUROPEO CON PIÙ MORTI – mentre il consenso al Governo si accresce, invece che diminuire – e che sulle coste italiane vengano accolte masse sempre più numerose di persone provenienti da Paesi dove non esiste alcun controllo sanitario, mentre agli italiani viene impedito il giorno di Natale di andare a trovare i loro genitori o i loro figli in un Comune che dista anche 1 km da quello della residenza.

Dalla televisione di Stato, pagata con i soldi dei cittadini, Lucia Annunziata, conduttrice ufficiale di una trasmissione pubblica di Rai3, dichiara: “Io penso che prima o poi lo Stato dovrà decidere di prendere per il collo un pò di persone e farle vaccinare“. Reazioni? Nessuna. A questo punto siamo arrivati.

Sono state talmente brave – queste menti raffinate – a costruire questa gigantesca opera diabolica, che non è nata con il Covid, ma è stata pensata, elaborata e organizzata da anni, per resettare il mondo, il suo debito e la sua popolazione, cambiare le regole del lavoro, dell’economia e dei rapporti sociali, ad individuare i Paesi che fanno da apripista a questa loro “rivoluzione” e l’Italia è uno di questi Paesi. Non c’è neanche bisogno che un DPCM istituisca la delazione. E’ già praticata. La si vive già.

E’ vero, mancano il carcere o i fucili e le impiccagioni nelle piazze per chi racconta la controstoria di questo piano diabolico (ci si limita, per ora, a etichettarlo come negazionista), ma c’è sempre tempo per aumentare il livello delle persecuzioni. D’altra parte, dopo la Rivoluzione Francese, non fu immediata l’epoca del terrore e delle eliminazioni fisiche di massa. Anche il potere d’allora aveva la necessità che il “sentimento della rivoluzione” s’insinuasse e circolasse per bene, nel migliore dei modi possibile e che penetrasse profondamente nell’anima dei suoi cittadini.

L’altro giorno, Bergoglio ha detto, durante l’Angelus, che alle disposizioni del Governo bisogna ubbidire. Una sollecitazione – oltre che menzognera rispetto alla Dottrina e al Magistero della Chiesa, per le quali vengono prima le leggi di Dio e poi quelle degli uomini, alle quali, se ingiuste, non si deve nessuna obbedienza – inutile per un popolo di “obbedienti” come quello italiano. Sarà interessante invece capire, nei giorni e nelle settimane che seguiranno, chi si schiererà con i “disobbedienti”, ma “obbedienti” alla Libertà, alla Verità e a Dio. Saranno una minoranza, una piccola minoranza, ma ci saranno.

Non si potrà fare affidamento su nessun potere terreno, né – tanto meno – sulla gerarchia ecclesiastica, che ha già scelto da che parte stare e lo mostra pure, senza alcun pudore, sul suolo antistante la Basilica dove sono custodite le ossa del primo successore sulla Terra di Cristo, il Capo degli Apostoli, dove viene esposto un obbrobrio chiamato presepe.

Se questo non significa concorrere con volontà ferrea e ormai inarrestabile a distruggere definitivamente quello che resta del Cristianesimo, ditemi che cos’è. Quest’iniziativa oscena si situa nel solco delle immagini di scimpanzè, leoni e altri animali, insieme ad altre immagini pagane che furono proiettate sulla facciata di San Pietro nell’estate del 2013, primo anno di Bergoglio e segue l’evento della pachamama, idolatrata dentro la Basilica nel mese di ottobre del 2019 da Bergoglio e dalla Curia vaticana.

Si alzino – allora – le voci dei pastori rimasti fedeli a Cristo. Difendano la divinità di Cristo e la sacralità della Basilica di San Pietro. Ne chiedano la riconsacrazione. E’ questo l’oltraggio che va riparato per placare l’ira di Dio che si sta abbattendo sull’umanità, con il permesso che Dio dà al Demonio di scatenarsi come mai è accaduto in passato. L’attacco è a Dio. Ve ne siete accorti?