Il vaccino contro il Covid-19 è da molti, studiosi e non, considerato l’unico mezzo per uscire in fretta dalla situazione pandemica che ha stretto il mondo intero dall’inizio del 2020. Ma quanti sono realmente disposti a farsi vaccinare in Italia? Non tantissimi, perlomeno tra quelli che gravitano attorno all’universo scuola, tra i più penalizzati dal virus. Alla fine potrebbe essere di almeno 300mila unità la quota di personale scettico.
Infatti, secondo un sondaggio realizzato da Tecnica della Scuola su un campione di 2.600 partecipanti – tra insegnanti, presidi e personale Ata – sarebbero oltre 1000, più di 4 su 10, coloro che hanno dichiarato di non essere intenzionati a sottoporsi subito alla vaccinazione, proprio mentre i centri di Ricerca stanno accelerando per fornirlo il prima possibile alla popolazione.
Una situazione che, qualora si verificasse realmente, porterebbe non pochi problemi anche alla pianificazione della somministrazione, visto che il commissario straordinario Domenico Arcuri ha recentemente assicurato che i docenti avranno la priorità nella distribuzione dell’atteso vaccino. Ma, ancora più interessanti, sono gli effetti che un’astensione così massiccia potrebbe produrre. Così come sintetizzato dal portale Skuola.net.