Anche dopo l’arrivo del vaccino contro Covid-19 le mascherine, come le altre precauzioni anti contagio “dovremo mantenerle, fino a che non si raggiunge l’ormai famosa immunità di gregge che necessita di un 60-70% di persone vaccinate“. A puntualizzarlo è stato il virologo dell’università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, oggi ad ‘Agorà su Rai3.
“Non è un caso che l’Inghilterra, per motivi direi politici, ha voluto bruciare tutti” sull’avvio della vaccinazione anti Covid, “per far vedere questa sua indipendenza”, ma la signora Margareth, finita alla ribalta ieri come la prima a sottoporsi all’iniezione scudo, aprendo di fatto la campagna in Gb, in realtà “non è la prima vaccinata – ha precisato Pregliasco – bisogna ringraziare le decine di migliaia di persone che si sono sottoposte alla vaccinazione per quanto riguarda gli studi clinici. Questo eccesso di comunicazione evidenzia una problematica: la velocità con cui riusciremo ad arrivare all’immunità di gregge ci renderà più liberi, non liberissimi. Non si può sperare che il vaccino azzeri la diffusione” del coronavirus Sars-CoV-2. “Rimarrà sempre una quota di soggetti suscettibili e bisognerà per tutto il 2020 e 2021 andare avanti con queste precauzioni”.
Sarà poi la “cosiddetta Fase 4, la farmacovigilanza”, a dire di più sulla durata della protezione dei vaccini come quello Pfizer. “Ci permetterà di valutare l’andamento della copertura vaccinale e la sua lunghezza” temporale, ha spiegato Pregliasco. “E’ una valutazione di approfondimento delle caratteristiche del vaccino, della sua sicurezza e degli eventi avversi più rari che non sono stati eventualmente visti, ma è la storia di ogni procedura farmaceutica”. (adnkronos)