Ilaria Capua: “rischi di pandemia esistono, lo ha detto Bill Gates”

“Con un’altra pandemia come questa non ce la facciamo a resistere”. E’ il messaggio che lancia Ilaria Capua, direttore del One Health Center of Excellence della Florida University, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021 dell’universitĂ  degli Studi di Milano-Bicocca.

“Credo sia importante che si lavori in maniera circolare”, ha spiegato ancora Capua, per comunicare a tutti “che determinati rischi, come il rischio pandemico, esistono. Bill Gates lo ha detto forte e chiaro nel 2015 e non lo ha ascoltato nessuno“. Per Capua, “dobbiamo reinventarci la comunicazione con chi prende le decisioni, perchĂ© non è che non lo sapevamo che sarebbe accaduta una cosa così”.

Quindi ha concluso: “Abbiamo imparato, stiamo imparando e sta arrivando il vaccino. Questo è un momento di grande trasformazione, usiamolo per desiderare di essere in un posto diverso quando saremo fuori da questo pasticcio. Questo è un momento in cui bisogna muoversi in maniera rapida ed efficace, possiamo imparare molto dagli altri”.

“La pandemia si è manifestata come uno stress test multiplo che ha evidenziato le fragilitĂ  di alcuni sistemi. Noi dobbiamo correre non per ricostruirli come erano prima ma correre con il cervello e con l’innovazione tecnologica e nuove prospettive”, ha ammonito Capua.

Quanto alla cittĂ  di Milano, “ha sofferto, è stata lacerata – ha osservato – io dico che è cittĂ  che ha sofferto immensamente. Il sindaco Sala ha detto che la cittĂ  deve essere reinventata e dobbiamo farlo con schemi nuovi che devono venire dalla parte pensante della cittĂ , quindi dall’universitĂ ”. “Milano-Bicocca – ha aggiunto – è molto concentrata su determinati temi e approcci. Io vorrei che per questa universitĂ , che ha reagito in una situazione molto difficile con grande coraggio, questo fosse un momento da cui possano partire piccoli segni. Rilancio agli studenti che ci ascoltano: ora è il momento in cui possiamo reinventare delle cose. La pandemia ha reso l’impossibile possibile”. ADNKRONOS