Con la presente richiesta, affido al quel rimanente buon senso che ancora anima il cuore delle persone, specie in funzione del loro dovere di garantire la libera ed obiettiva informazione, la LETTERA DA ME SCRITTA, in occasione delle confuse vicende procurate al mio Prestigio professionale e alla Verità cui soltanto rispondo, dall’Ordine dei Medici, che continua a disattendere ai suoi compiti. dr Salvatore Rainò
Ecco la Lettera:
Egregio Collega, Dr. Anelli,
Per quanto riguarda l’attenzione dell’Ordine alla mia persona, l’ultimo rinvio, non indicando la data, in palese contraddizione con l’immediatezza della contestazione e deliberazione di apertura del procedimento disciplinare, atto promosso in corso di restrizioni, MI LASCIA SCONCERTATO.
No, mio caro Presidente, io la voglio al mio cospetto, e voglio difendermi, ed attaccarla legittimamente, per le sue responsabilità nei confronti del Popolo.
Se il rinvio è mosso da esigenze legate al COVID, queste stesse c’erano quando è stata deliberata l’apertura del procedimento nei miei confronti, adesso voglio difendermi, voglio attaccarla, voglio immediatamente una data, perché io voglio lei davanti a me, assieme a tutti gli altri, con cui è stato deliberato il mio stato di accusa.
La questione fra me e lei è divenuta una questione fra lei ed una fetta gigantesca di persone, colte, responsabili e oneste, che non intendono tacere.
Che cosa sta facendo?
Ha letto la mia memoria di costituzione e difesa, sapendo che mi sarei presentato accompagnato dal mio Avvocato, e teme lo scontro che, sebbene legittimo da parte mia, sarà asperrimo?
Sapete già che non potete difendervi rispetto alla Verità, Legalità dei fatti e alla Giustizia che reclamo?
Dunque, mi ha fatto raggiungere dal suo ennesimo rinvio dell’incontro con lei e con la Commissione dell’Ordine dei Medici che, dal giorno della deliberazione, 13 ottobre 2020, ha prima fatto riferimento, per celebrare il provvedimento a mio carico, al giorno 16 novembre, e quindi lo ha spostato al giorno 21 dicembre.
Tale scempio di incoordinazione è ancor più grave se si tiene conto che lei mi sta inseguendo da diverso tempo, a partire da quando la benemerita Beatrice Lorenzin ha introdotto quel famoso obbligo di vaccinazione, occasione in cui io ho svolto egualmente il mio sacrosanto dovere di intervenire ponendo a frutto le mie competenze e rispettando il Giuramento di Ippocrate.
In effetti, si capisce che l’Ordine si arrampica sugli specchi, a causa della mancanza di argomenti obiettivi che pongano la mia figura nelle condizioni di poter essere perseguita.
Perché non chiama a rendere conto tutti i Medici che non stanno più facendo il loro dovere, a causa del bastone fra gli ingranaggi, rappresentato dal covid?
Perché non promuove indagini per accertare le responsabilità dell’alterazione dei dati epidemiologici, prestandosi invece a fenomeni televisivo-giornalistici, del livello di subrette compromesse sino ai loro acidi nucleici?
Perché non spiega ai politici quali sono i corretti ragionamenti per non imbattersi in pericolosi errori, di cui pagano il prezzo carissimo tutte le persone?
Perché non si chiede come mai, dall’inizio della pandemia, i trapianti, che comportano depressione immunologica, per evitare il rigetto degli organi trapiantati, invece che fermarsi, sono aumentati a dismisura?
Per non parlare della praticamente impossibile capacità di discernere l’assenza o presenza di virus, sia negli espiantati che nei riceventi, a causa dei tempi ristretti, delle eventuali fasi finestra di silenzio dei test, della confusione del momento.
Io non posso assistere alla deriva folle che ha distrutto anche qualunque correttezza medica, e, ovviamente, non posso aver paura di alcuni mie Colleghi, anche prestigiosi, che alimentano la grave svista sul covid, in tutti i sensi.
Non si rende conto che i Medici, quelli veri, la stanno osservando da tempo, con l’aiuto della Legge, e che presto lei sarà chiamato a rendere conto di una serie di inesattezze con ricadute incommentabili sulla salute di un’intera Nazione?
E lei sta pensando a dedicarsi a perseguire me, ma senza veramente capire che il dislivello di appropriatezza delle affermazioni è talmente grande, che milioni di persone la stanno attendendo alla prossima scivolata sulla buccia di banana?
Tramite la mia integrità, la mia forza e il mio senso morale, l’Ordine sarà chiamato anche a rendere conto di altri ingiusti provvedimenti a carico di Medici ai quali dovremmo fare un Monumento, per la loro correttezza e la loro preparazione.
Ma lei, Dr. Anelli, invece di rivestirsi della sua autorevolezza, peraltro dovuta al sistema che la impiega, si preoccupa di aderire alla corrente del fiume impazzito.
Dr. Anelli, lei ha studiato la Psichiatria? Ha studiato la Criminologia? Ha studiato l’Antropologia?
Si può anche capire che un Emiliano, un Decaro, un De luca, uno Zaia, come altri personaggi discutibili, possano permettersi delle licenze poetiche, diciamo così, ma lei, Dr. Anelli, è un Medico, è il Presidente dell’Ordine dei Medici, avrebbe dovuto preoccuparsi di tenere una linea scientifica, di quella Scienza, che non risente della corruzione operata da entità con pure finalità speculative.
Non è possibile che gli Ospedali, i Laboratori, qualunque Ambulatorio siano nella crisi più inimmaginabile, a causa di un fenomeno che chiamano virus e che lei avrebbe dovuto, inderogabilmente, trattare con un livello culturale che non ha saputo dimostrare.
Secondo me, lei si è preoccupato di non discostarsi dall’ondata corrente di interpretazioni azzardate, quanto sproporzionate, quindi rovinose, invece di preoccuparsi di preservare l’indipendenza della Professione medica.
Anche volendo ammettere l’ipotesi virale, la situazione secondaria che si è creata è di gran lunga più grave del fenomeno primario, tanto da non poter rimanere a guardare.
Mi vuole spiegare perché nessuno degli individui che si comportano con le mie istruzioni si ammala di qualunque cosa possa far pensare al covid?
L’omissione di tutte le procedure che gettano nella melma la vera buona pratica medica non comporterebbe l’andamento di un fenomeno sociale che è stato basato su illazioni, metodiche fallimentari e rituali fuorvianti, mentre farebbe riprendere una gestione della Salute, priva di tutte le nefandezze omissive di cui stiamo morendo quotidianamente.
E’ imperdonabile!
Mi vuole spiegare perché non ha valorizzato i miei ragionamenti scientifici, tutt’altro che inadeguati a spiegare le incongruenze palesi della situazione attuale?
Io l’accuso di aver tenuto, in molte occasioni, un comportamento che non ha fatto onore alla reale preparazione generale di ogni Medico, costringendo Medici e tutte le persone a convincersi di fatti che sono errati, se si apre la mente e si studia un po’ di più.
Io pensavo che la sua figura dovesse essere di tale autorevolezza da non risentire di interferenze di basso livello, ma mi ha deluso e mi ha fatto davvero preoccupare per il destino di molte sue affermazioni.
Data la gravità della situazione, RENDA NOTI i nominativi della Commissione che ha deliberato di importunarmi, in modo che le persone abbiano ben chiaro con chi devono prendersela per tutto questo disastro che continuate ad alimentare.
Le rinfresco un po’ le idee, riguardo alle gravissime violazioni che voi, Ordine dei Medici, state perpetrando, condizionando comportamenti inammissibili dei Medici e determinando lo sfacelo della Salute pubblica, con una serie lunghissima di reati, dei quali io vi trascino in Tribunale a rendere conto.
Avete ridotto la Sanità a livelli preistorici, e pretendete ancora di avere ragione.
Poi non avete il coraggio di incontrarmi, ma vantate il diritto di fare il bello e il cattivo tempo.
Adesso basta.
Ho già spostato il discorso fuori dell’Ordine dei Medici, portando l’attenzione della Magistratura sul vostro comportamento, sulla vostra influenzabilità poco rassicurante per l’ortodossia medica, sulle gravi offese alla mia persona, che voi avete avallato e sostenuto e che siete chiamati a spiegare, perché io cito ai danni voi e quelle figure il cui “dire” avete promosso contro la correttezza che io esprimo, essendo sostenuto da gruppi rappresentativi e socialmente coinvolti nella sorveglianza del diritto ad avere un futuro normale.
Senza parlare del gravissimo danno al mio prestigio, alla mia etica, alla mi professionalità, all’immagine sociale, che voi vorreste calpestare, asservendo il vostro ruolo alla miserrima deriva, che sta crollando sempre di più.
Sappia, Dr. Anelli, che io non son per nulla disposto a chinare il capo di fronte al vostro biasimevole e recidivo comportamento, che ora diviene ancora più offensivo e incongruo, in quanto aggiunge, alla inappropriatezza dei gesti, una particolare lesività dello stile, socialmente molto pericoloso.
Io non sono un pupazzo da convocare, per motivi che dovrebbero indurre me a convocare voi, non sono un pupazzo da convocare e poi riconvocare ripetutamente, senza iniziare nulla, per il solo gusto vostro di pendere come una Spada di Damocle sulla mia testa.
Siamo io e la mia dirittura morale che pendiamo sulla vostra testa.
La mia autorevolezza non è soggetta a nessuna delle palesi incoerenze da parte vostra, sia contro di me che contro il dovere che anima lo spirito stesso dell’Ordine professionale.
Perché temete il dibattito e il confronto?
Vediamo che cosa riuscite a rispondere!
E vediamo come riuscirà a difendersi lei, Dr. Anelli, dalle mie argomentazioni scientifiche e legali, per le quali le ribadisco una richiesta corposa di risarcimento danni, pari alla gravità del falso mosso contro di me e contro gli interessi pubblici che difendo.
Intuisco che la convocazione non avverrà mai più all’interno dell’Ordine e che, invece, le vostre persone eminentissime sono chiamate a rispondere in altre Sedi.
Quindi decida bene, Anelli, che cosa intende fare, ma le ricordo che ogni ulteriore errore non potrà che peggiorare la sua situazione, non di certo la mia.
Vuole un consiglio, a livello umano?
Ritratti la sua posizione e lo faccia in pubblico.
Avrà un riconoscimento pubblico talmente strabordante, che passerà alla storia e forse si ridimensionerà la pesante responsabilità che grava adesso su di lei.
Ovviamente, caro Presidente, dato che stiamo parlando di gravi realtà pubbliche, rendo note queste verità al pubblico più vasto possibile, perché intendo continuare a fare il mio dovere.
Ha visto quante volte ho ripetuto “pubblico”?
Sa perché?
Provi a indovinare!
Quali argomenti potrà escamotare per sottrarsi al mio legittimo e dovuto contrattacco?
E concludo, ricordandole che quando si decide di infastidire una persona che fa il suo dovere, forte e determinata, bisogna attendersi come minimo quello che sta accadendo, ma le garantisco che anche se siamo solo all’inizio, siamo comunque a buon punto.
Ripeto e concludo che, con il ruolo che lei ha, non avrebbe mai dovuto essere così banale ed asservito.
E’ capace di dimostrarmi il contrario?
Anche lei, come Medico, non è immune dal dover dimostrare di avere un comportamento che rispetti ragionamenti scientifici, tali da potere rimettere ordine nella confusione che lei ha, invece, assecondato.
Sinora, nello scrivere, ho dato per scontato che sia inapprovabile la banalità delle letture che ci hanno condotto ad una malattia di cui non si è capito niente.
Però, voglio confermare che le mie ipotesi di lettura dei meccanismi vertono su:
- Piattaforma inappropriata di abuso farmacologico da parte della popolazione (ormai pericolosamente schizzato ai massimi storici), con la collusione di Medici e Farmacisti
- Ruolo predisponente di tale abitudine alla deformazione dell’immunità utile per arginare infezioni e quadri patologici altrimenti incomprensibili
- Banalizzazione di concetti scientifici che vengono consentiti a persone che non hanno titolo ad innescare le massive interpretazioni correnti
- Sottovalutazione sistematica dei meccanismi non riconosciuti come causa e quindi non rimovibili
- Prosieguo di situazioni oscure, che alimentano ignoranza, mistificazione e profili di comportamento di valenza psichiatrica e criminosa
- Coesistenza, con ruolo eminentemente causale primario, di dinamiche di criminalità organizzata internazionale, che promuovono letture errate ed alimentano l’uso improprio delle terapie e dei comportamenti
- Esistenza di fattori concorrenti di tipo tossico-ambientale, compresa l’azione delle radiazioni elettromagnetiche, anche queste artatamente sminuite nella loro importanza e ridotte a fattori volutamente resi privi di rilievo
- Alimentazione “turbo” globale del meccanismo disinformativo e soprattutto diseducativo, per garantire il diffondersi di ogni fenomeno destruente a danno della collettività, che risulta ingannata, sfruttata e tenuta come un vero e proprio allevamento di persone incoscienti e cronicamente vessate.
- Mi assumo piena responsabilità di parlare in questo modo, preso atto delle numerosissime fonti che sostengono quanto da me affermato e ritenuto che non possa esimermi dall’assumere la posizione etica e filosofica che ho assunto.
AI POSTERI
Altamura, 28 novembre 2020.
Nobil Homo
Dr. Salvatore Rainò
Ufficiale Medico Dirigente di Servizio Sanitario in congedo –
13° Battaglione Logistico di Manovra
(Encomio Solenne, per il senso di altruismo e il cosciente sprezzo del pericolo)
Medico Chirurgo
Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica
Specialista in Medicina Interna
Omeopata Unicista Hahnemanniano LUIMO
Ricercatore bioenergetico
Website salvatoreraino.com
Bravissimo dott. Raino’, sono molto orgogliosa che in questo sistema corrotto ci siano persone così oneste ed etiche da fare il bene della popolazione. Ha tutto il mio appoggio.