Recovery fund e “stato di diritto”, Polonia e Ungheria non si piegano

BRUXELLES, 26 NOV – Sulla condizionalità sullo stato di diritto Polonia e Ungheria non mollano. In una dichiarazione congiunta, i premier Mateusz Morawiecki e Viktor Orban propongono “di facilitare la veloce adozione del pacchetto finanziario” che comprende Bilancio Ue e Recovery fund, “stabilendo un processo a due binari.

Da un lato limitando il campo di applicazione di qualsiasi condizionalità aggiuntiva di bilancio alla protezione degli interessi finanziari dell’Ue, secondo le conclusioni di luglio. E dall’altro” rimandano ad “una discussione al Consiglio europeo, sulla possibilità “di stabilire un collegamento tra stato di diritto e interessi finanziari dell’Ue”, prevedendo meccanismi procedurali lunghi. (ANSA).

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha risposto con una lettera al premier ungherese Viktor Orban e al polacco Mateusz Morawiecki in merito alle obiezioni sollevate sulla condizionalità sullo stato di diritto legata al Bilancio Ue e al Recovery fund. La notizia viene pubblicata dall’online del quotidiano ungherese Nepszava, e confermata da fonti della Commissione Ue. Nella sua lettera a Orban, von der Leyen chiarisce che qualsiasi decisione sulla condizionalità dello stato di diritto potrà essere portata all’esame della Corte di giustizia europea, sottolineando inoltre che il regolamento è strettamente legato al budget europeo.  ansa europa