Il Comune di Firenze autorizza e finanzia l’operazione con 7.000 euro di soldi pubblici. Il murales di Gramsci alle case popolari di via Canova. Un murales di Gramsci nella zona delle case popolari di via Canova a Firenze. Lo ha voluto l’amministrazione comunale del Partito democratico guidata dal sindaco Nardella. La segnalazione è arrivata dai cittadini, che si sono visti apparire “l’opera d’arte” davanti a casa senza essere neanche interpellati.
Qual è il legame con la città? Quanti anni ci ha vissuto? Avrei preferito D’Annunzio che, innamorato di Eleonora Duse, trascorse a Firenze dieci anni.
Ma c’è di più, perché per il murales di Gramsci il Comune di Firenze ha pagato ben 7.000 euro. Li ha dati attraverso un rimborso all’associazione Teatro Puccini che ha proposto il progetto. I soldi sono serviti prevalentemente per pagare l’artista Jorit, che lo ha realizzato.
Quindi non solo partnership e autorizzazione del Comune di Firenze, ma anche soldi pubblici.
“Partigiani, resistenza e immigrazione, sono i temi principali della street art voluta dal Comune di Firenze”, ha commentato il capogruppo FdI in Consiglio comunale Alessandro Draghi.
“La Firenze di Nardella – ha aggiunto commentando il lavoro su Gramsci – si sta riempiendo di enormi murales dal palese richiamo ideologico. Un’iconografia che ricalca quella dei regimi totalitari, ma in assenza di coerenza e di coraggio”.
Commissionati dalle istituzioni e pagati da noi. Inizialmente il murales di Gramsci avrebbe dovuto sorgere in Piazzetta Sansepolcro, ma poi la location di Firenze è cambiata.
“Appreso poi che il Pd ha a cuore la riqualificazione artistica e culturale della città, proporremo al consiglio comunale qualche figura novecentesca da rappresentare nei prossimi murales. Magari in linea con la storia fiorentina”, ha proseguito Draghi.
“Perché la maggioranza a Palazzo Vecchio ha bocciato una mia mozione che chiedeva di dedicare un murales a Norma Cossetto sul muro esterno di Villa Basilewsky?”, ha chiesto Draghi. L’operazione sarebbe stata a costo zero, in largo Martiri delle Foibe.