“Oggi questa pandemia porta grandi difficoltà sia per i produttori che per i consumatori e chi ne trae vantaggio sono paradossalmente coloro che da un lato sono complici stessi della pandemia: pensiamo ai cinesi e all’invasione dei loro prodotti che stanno rubando fette di mercato. Le politiche europee stanno purtroppo avvantaggiano il mondo globalizzato, quando dovrebbero al contrario tassare i prodotti provenienti dalla Cina che arrivano sul nostro territorio facendo concorrenza sleale. I Paesi membri e l’Italia non devono inginocchiarsi davanti all’invasione di prodotti di scarsa qualità come il riso cambogiano, le arance del Marocco o l’olio tunisino.
Fuori da questi palazzi la gente chiede all’Europa di reagire, di trovare la formula per far pagare realmente le tasse ai colossi del Web che sfruttano il mercato italiano ed europeo a discapito dei nostri produttori e non pagano le tasse dove invece traggono guadagni.
Dobbiamo offrire nuovi posti di lavoro in Italia e per fare questo è necessario ridurre la pressione fiscale.
L’Europa rinunci all’IVA, che ogni giorno prende dalle tasche dei cittadini italiani 2 miliardi di euro. Se 2 miliardi di euro riuscissero a restare nelle tasche dei cittadini italiani per comprare prodotti italiani ed europei, oggi creeremmo un indotto.”
È questo l’invito rivolto dall’On. Angelo Ciocca alla Commissione e al Parlamento europeo in occasione del suo intervento in plenaria nella discussione “Verso un mercato unico più sostenibile per le imprese e i consumatori”.
COMUNICATO STAMPA