Il prof. Alessandro Meluzzi commenta la varietà di vaccini contro il Covid che è stata immessa sul mercato, osservando però che l’influenza ‘spagnola’ scomparve in quanto, da sempre, il miglior vaccino è la nostra impalcatura immunitaria.
“Cari amici di “Fatti e disfatti” e di ImolaOggi, finalmente qualche buona notizia dal fronte del Covid. Dopo un lungo periodo, simile a quello in cui le mascherine non servivano a niente, soprattutto perché le mascherine non c’erano, anche dopo il lungo periodo di disperazione per mancanza del vaccino, oggi finalmente abbiamo in arrivo non un vaccino, ma almeno una decina, perché c’è quello super celebrato della Pfizer che dovrebbe coprire per il 95% – ma non si capisce chi rimarrà fuori con quel 5% – e che è un vaccino a Rna che probabilmente introduce delle modificazioni irreversibili nel nostro patrimonio genetico e che rende gli uomini dei perfetti organi geneticamente modificati. Ma questo probabilmente andrà anche bene, sicuramente rappresenterà un miglioramento dal punto di vista della qualità della nostra specie.
Poi c’è quello in arrivo dell’AstraZeneca, europeo, in cui ha partecipato anche l’Italia e poi c’è in arrivo quello della Moderna che forse è il più performante più di tutti, americano, e poi ci sono i vaccini russi e quelli cinesi, fatti con tecniche invece proteiche, tradizionali, che ovviamente hanno meno impatto sulla nostra biologia, ma che paiono essere efficaci.
Ebbene, non si sa se questi vaccini saranno obbligatori o non obbligatori, se ci sarà libertà di scelta, se si potrà scegliere il vaccino genetico, quello anticorpale, quello tradizionale, quello francese, quello russo, quello americano, se sarà quello a partecipazione europea. Insomma, straordinario.
Devo dire che finalmente il concetto stesso di vaccino è modificato. Non sono più le papule di Jenner, le variolizzazioni degli antichi cinesi e indiani. Abbiamo delle tecnologie tra cui finalmente avremo di che districarci. Ma finalmente si cesserà di parlare solo di polizia, di lockdown e finalmente il vaccino accelererà l’unica vera risposta a questo virus che è il sistema immunitario. La spagnola è sparita anche senza vaccino. Anche questo virus finalmente sparirà, forse con l’uso di vaccini, ma chissà quali.”
In un intervento a “Quarta Repubblica”, il prof. Meluzzi ha detto: “I vaccini cinesi e russi sono sicuramente proteici, quelli americani agiscono sul DNA, ma non sono sicuro che questa sia la strada migliore, io allergico mi sentirei più sicuro con quello proteico”
Alessandro Meluzzi – Medico Psichiatra, Psicologo, Psicoterapeuta, Criminologo. Docente Psichiatra forense. Primate Metropolita Chiesa Ortodossa Italiana