Anche Alberto Tomba è intervenuto “a valanga” sul governo presieduto da Giuseppe Conte, che sembra essere intenzionato a tenere chiuse le piste di sci a dicembre. Gli operatori del settore temono la catastrofe economica e hanno già iniziato a protestare, spalleggiati dai presidenti di Regione: a partire da Luca Zaia, che ha parlato letteralmente di “suicidio” in caso di stagione senza sci.
Il leggendario Tomba è intervenuto per dare man forte e provare a far cambiare idea al premier Conte: “Lo sci è per eccellenza sport all’aperto e individuale: in più, visto come ci si veste quando si va a sciare, non è davvero un problema di mascherine perché già ora si usano normalmente protezioni della bocca e del viso”. Inoltre il campione italiano ha fatto notare al governo che “sciando non c’è neppure un problema di distanziamento, dunque le piste dovrebbero essere aperte, anche se ovviamente ci sono degli accorgimenti da prendere”.
Come ad esempio andare da soli in seggiovia, diminuendo i posti nelle cabinovie per evitare rischi di contagio: “Il problema semmai – ha sottolineato Tomba all’Ansa – è quello dell’apres ski e dei rifugi dove si va a bere e mangiare qualcosa dopo una sciata”. liberoquotidiano.it