Telemedicina, terapie digitali e farmaci consegnati da droni “per una sanità più umana”

La trasformazione digitale della salute e un ampio confronto su come la digital health rappresenti un pilastro strategico per la risposta alla pandemia globale da Covid-19, contribuendo alla definizione della sanità nel prossimo futuro. C’è stato questo al centro della quinta edizione di Frontiers Health, la conferenza internazionale, appena conclusa, sulla salute digitale presieduta dall’italiano Roberto Ascione, imprenditore e opinion leader internazionale nella digital health, Ceo di Healthware Group e autore del libro ‘Il Futuro della Salute’.

L’evento ha coinvolto e riunito, sia fisicamente che virtualmente, più di 1.000 esperti internazionali. La conferenza si è sviluppata intorno ai temi legati a: terapie digitali, politiche sanitarie volte a promuovere l’innovazione, Insurtech & Health, sperimentazioni cliniche virtuali, soluzioni avanzate centrate sul paziente basate sull’intelligenza artificiale e sulla realtà virtuale, strategie di investimento e tutti gli aspetti delle applicazioni della scienza dei dati in ambito sanitario.

Ad aprire la conferenza Gottfried Ludewig, direttore Generale digitalizzazione e innovazione del ministero Federale della Salute tedesco, che ha illustrato come la salute digitale sia un tema centrale della Presidenza tedesca del Consiglio dell’Ue e in Germania con focus su terapie digitali e l’European data space per la circolazione in sicurezza dei dati sanitari in Europa. Tra le soluzioni innovative e i temi affrontati: la telemedicina per la gestione e il monitoraggio a distanza dei pazienti; le terapie digitali, la loro validazione e rimborsabilità; le applicazioni per pianificare le vaccinazioni; l’utilizzo dei droni per la consegna dei farmaci ed il futuro della farmacia; i biomarcatori digitali per scoprire l’infezione da Covid-19 prima ancora dei sintomi; l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella gestione dei pazienti; le soluzioni di mental health a supporto di medici e pazienti e l’importanza dell’empatia; l’impatto degli studi clinici virtuali nella riduzione dei costi e nel coinvolgimento dei pazienti; le sinergie tra telehealth e insurtech nella trasformazione digitale della salute; la possibilità per i medici di continuare a fare ricerca a distanza grazie all’uso del digitale.

“Come innovatori della salute – ha detto Roberto Ascione – abbiamo un compito molto importante: trasformare la salute e l’assistenza sanitaria tramite l’innovazione digitale. Questo non è mai stato più vero e necessario come in questo periodo. Dobbiamo resistere a questi tempi incerti e ai prossimi che verranno, sapendo che alla filiera dell’innovazione è richiesta una grande responsabilità. Grazie all’ingegnosità delle start-up e dei ricercatori e con il supporto del venture capital e del mondo aziendale, abbiamo il compito di ripensare alla prevenzione, alle terapie e all’assistenza sanitaria alla luce della trasformazione digitale e della potenza dei dati. Questo dovrà darci un futuro per la salute più equo, accessibile e umanizzato grazie ad un più efficiente rapporto tra medici e pazienti entrambi supportati dalle tecnologie”.

Ampio spazio è stato dato alle presentazioni di start-up digitali da tutto il mondo impegnate nella risposta al Covid-19 e nella gestione di tutte le altre patologie con tecniche innovative digital health. Tra queste l’italiana paginemediche, rappresentata da Emanuele Urbani, medico di medicina generale che ha illustrato l’impegno della startup sin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria nel supportare medici e pazienti con chatbot per il triage, visite a distanza e telemonitoraggio. Ad oggi sono oltre 11.000 i medici connessi in Italia che hanno gestito oltre 245.000 pazienti con Covid-19 utilizzando la piattaforma paginemediche. Altre le startup italiane presenti all’evento, tra cui PatchAi, 1000Farmacie, ComfTech, Empatica, Movendo.  (Adnkronos Salute)