Il virus SarsCov2 non solo ha iniziato a diffondersi in Italia gia’ dall’estate 2019, ma anche su buona parte del territorio nazionale: a settembre era presente nei campioni di pazienti residenti in 5 regioni e, nell’analisi compressiva dei campioni da settembre a marzo, e’ risultato almeno un caso di paziente positivo proveniente da 13 regioni.
A confermarlo all’ANSA e’ Giovanni Apolone, direttore scientifico dell’Istituto dei Tumori di Milano, e primo firmatario dello studio che ha trovato la presenza degli anticorpi specifici al coronavirus gia’ da settembre 2019. “I test sierologici ci hanno mostrato la presenza di un caso positivo in 13 regioni – spiega Apolone – Ma le analisi condotte dai colleghi dell’universita’ di Siena, che hanno lavorato con noi, hanno identificato la presenza di anticorpi neutralizzanti in vivo, cioe’ ancora capaci di uccidere il virus, in 6 persone su 111, di cui 4 gia’ a ottobre”.
In particolare, secondo i dati pubblicati nello studio, i primi campioni positivi registrati a settembre appartengono a persone che vivevano in Veneto (3), Emilia Romagna (1), Liguria (1), Lombardia (2) e Lazio (1). Dalla fine di settembre il 56,5% dei campioni di sangue risultati positivi sono di Lombardia (13), seguita da Veneto (3), Piemonte (2), e 1 ciascuno in Emilia Romagna, Liguria, Lazio, Campania e Friuli Venezia Giulia. Le altre regioni da cui sono emersi gli anticorpi al virus appartengono a persone di Sardegna, Sicilia, Toscana, Val d’Aosta, e Puglia. Due i picchi di positivita’ emersi per gli anticorpi, sottolinea lo studio: il primo tra la fine di settembre e la seconda-terza settimana di ottobre, il secondo nella seconda settimana di febbraio. affaritaliani.it