La polizia pachistana ha arrestato un sospetto nel caso dello stupro di una madre e della figlia di quattro anni, l’ultimo di una serie di episodi del genere cha hanno scatenato rabbia e indignazione nel paese. Sono ancora in corso le ricerche del complice, nelle province di Sindh e del Balochistan. I due uomini hanno attirato la madre nella città di Kashmor promettendole un lavoro – ha detto alla Dpa il capo della polizia locale Akbar Ali Channa – poi hanno tenuto la donna e la figlia in ostaggio, violentandole ripetutamente per tre giorni. Gli esami della scientifica hanno confermato lo stupro e la tortura.
La violenza è avvenuta qualche settimana dopo la morte di una bambina di 2 anni in seguito a uno stupro nel nord-ovest del paese. Tali episodi hanno suscitato condanne e proteste da parte di politici, avvocati e società civile, che chiedono giustizia. Il ministro per i Diritti umani Shireen Mazari ha affermato che “lo stupro mostra come, nonostante le leggi, una mentalità bestiale continui a devastare la nostra società violando i nostri bambini”.
A marzo il Pakistan ha approvato la condanna a morte per i crimini sessuali sui minori. Ma, secondo i dati della ong per i diritti umani Sahil, la legge ha fatto poco per prevenirli, con quasi 1.500 bambini che sono stati violentati durante la prima metà di quest’anno. (Adnkronos/Dpa)