Il 30% dei positivi da coronavirus, a distanza di 3 mesi, soffre di caduta di capelli. E’ questa una delle conseguenze del Covid che porterebbe implicazioni legate ai capelli. A denunciare il fenomeno testimoniato anche da una recente ricerca dell’Indiana University School of Medicine, è Alfredo Rossi, professore associato di Dermatologia e Venerologia all’Università Sapienza di Roma, responsabile del centro tricologico del dipartimento.
“Più che un’alopecia vera e propria, c’è un fenomeno che avviene dopo l’infezione da Covid. Questa non è solo per chi manifesta il Covid, anche per chi è asintomatico“. I problemi di capelli riguardano uomini e donne e, stando alla statistica, toccano persino più di una persona in ogni famiglia italiana. Il 18% delle donne soffre di alopecia/diradamenti in adolescenza, il 35% prima della menopausa, il 50% dopo la menopausa; il 70% degli uomini presenta anomalie di capelli dai 20 anni in poi: percentuali che andranno ritoccate al rialzo per tutto il periodo post Covid.
“E’ ovvio che questo evento potrebbe scatenare patologie sottostanti fino a quel momento non viste, come l’alopecia androgenetica, perché nel ricrescere il capello potrebbe assumere le caratteristiche dei capelli dell’alopecia androgenetica, ovvero quella miniaturizzazione che rende l’alopecia androgenetica che porta alla calvizia”. ASKANEWS