Il Prof Bernabei (primario di geriatria del Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato Tecnico Scientifico) inervistato da Corrado Formigli: “Oggi il problema sono i Pronto Soccorso e i reparti di medicina dedicati al Covid, l’età media dei deceduti è di ottanta anni con malattie croniche pregresse, lo 0.2% sono sotto i quarant’anni. Se questa malattia fucila i vecchi è grave ma è una malattia normale che aggredisce i più fragili, ma siamo abituati ad una scienza onnipotente in questo caso non è così ne usciamo solo tutti insieme usando le giuste cautele, se stai male stai a casa monitorato dal tuo medico di base e chiami il 118 solo se il saturimetro, che costa 30 euro ed è di semplicissima esecuzione, indica saturazione sotto il 92% e vai in ospedale solo se scatta la polmonite”
Sull’isolamento degli anziani dalla società, Barnabei dice: “è una sciocchezza. Stare a casa ammazza come il virus. Stare a casa fa diminuire i muscoli, la massa magra. Si chiama sindrome da allettamento, sindrome da non movimento, che è letale. Dobbiamo continuare a tenerli fuori dalla loro casa e possibilmente non dentro l’ospedale”
“Lei pensi che i contagiati tra 0 e 40 anni sono il 32%, tra 30 e 70 sono il 42%, e rimane un 25% che sono i contagiati dai 70 anni in più. Questo 25% fa il 90% dei morti, cioè muoiono quasi ed esclusivamente i vecchi. Dalla prima settimana di Marzo fino a oggi, l’età media supera gli ottant’anni e in più hanno tre malattie”.
“Si muore di covid perché hanno, e parliamo delle patologie più frequenti: diabete, ipertensione, insufficienza renale, fibrillazione atriale e lo scompenso di circolo”.