Il DPCM 03 novembre 2020, in vigore dal 06 novembre (non bisognava intervenire tempestivamente per via dell’aumento dei focolai pandemici?), attribuisce, nell’art. 2, al Ministro della Salute pro tempore, Roberto Speranza (Liberi e Uguali), il potere di stabilire con ordinanza, sia pure d’intesa con i Presidenti delle Giunte regionali, il livello di gravitá della diffusione dell’agente patogeno Sars-Cov 2.
Detto diversamente, un atto formalmente amministrativo, quale un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, determina una specifica attribuzione in capo al titolare del Dicastero della Salute, modificando l’art. 32 della legge ordinaria dello Stato n. 833/1978, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, che costituisce il fondamento legale dell’intervento ministeriale in materia sanitaria.
Un DPCM, al di fuori di qualunque previsione contenuta nei decreti-leggi che ne “danno copertura”, dispone della facoltá di intervenire sul contenuto di una legge in vigore? Il principio di gerarchia e di legalitá formale é saltato….come del resto lo stesso Stato di Diritto.
Il Parlamento, informato sul nuovo DPCM prima ancora peraltro che questo fosse definitivo, non ha nulla da dire? E Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, garante della Costituzione e del rispetto dei suoi principi (il principio di legalitá si ricava dal combinato disposto di diverse disposizioni costituzionali), esercita il suo potere di esternazione a seconda della convenienza politica e delle maggioranze parlamentari che sostengono un determinato Governo?
Scriveva il grande retore romano Marco Tullio Cicerone (106 a.C -43 a.C.): “piú la caduta di un Impero é vicina, piú le sue leggi sono folli”.
Prof. Avv. Augusto Sinagra (Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Universitá “La Sapienza” di Roma. Direttore della “Rivista della Cooperazione giuridica internazionale”. Avvocato del Foro di Roma).
Prof. Daniele Trabucco (Associato di Diritto Costituzionale italiano e Comparato e Dottrina dello Stato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera) – Centro Studi Superiori INDEF. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico).