Il prof. Alessandro Meluzzi: “Oggi forse, qualcuno dei commentatori giornalistici, tra il serio e il faceto, ha sostenuto che le misure così draconiane prese in Lombardia, in Piemonte, imponendo una zona rossa di fronte a fattori epidemiologici non completamente chiariti e soprattutto di fronte ad emergenze sanitarie come quella della Campania, che invece sono state graziate come zone di ben altro colore, sarebbero venute alla considerazione del governo come una certa acquiescenza e pacificità dei cittadini milanesi e piemontesi, buoni, obbedienti e bugianen, soprattutto i piemontesi.
Bene. Non vorrei suscitate memorie storiche oscure, ma voglio ricordare che i moti di Milano del 1898 costarono, grazie ai cannoni caricati a ferro dal generale Pelloux, più di 100 morti. Una storia oscura che ancora la storiografia italiana sta interpretando. E anche nella mite Torino, nel 1917, i moti al ponte Mosca, barriera di Milano, fecero 26 morti.
Con questo, non voglio dire che il presidente della Regione Piemonte, il mio amico Cirio, potrebbe arrabbiarsi, anzi sembrava abbastanza arrabbiato di fronte al fatto che il Piemonte sia stato punito così severamente nonostante un’efficienza sanitaria indiscutibile, ma bisogna sempre fare attenzione alla collera dei miti e dei disciplinati perché a volte rischia di diventare più arrabbiata e anche, in qualche caso, più feroce di quelli che a volte sembrano più piazzaioli.
Quindi attenzione ragazzi, quando si tratta con il Nord disciplinato.
Arrivederci da “Fatti e disfatti”.
Alessandro Meluzzi – Medico Psichiatra, Psicologo, Psicoterapeuta, Criminologo. Docente Psichiatra forense. Primate Metropolita Chiesa Ortodossa Italiana