“Non abbiamo tempo di pettinare le bambole, siamo in un momento di crisi, di difficoltà, siamo convinti che i medici di base siano un anello importante del servizio sanitario regionale, una delle colonne portanti e in questo momento abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Per cui vi informo che nelle prossime ore spediremo i kit ad ogni medico di base, kit di tamponi rapidi antigenici e di dispositivi”: così Luca Zaia, governatore del Veneto, nella consueta diretta Facebook sul coronavirus.
“Ne stanno arrivando 64.000 dal commissario Arcuri, siamo la prima regione in Italia a testare questa avventura e anche a testare ovviamente le polemiche”, ha aggiunto.”Vi informo che abbiamo dato mandato alla dottoressa Russo di convocare i rappresentanti dei 2.450 veterinari per fare lo stesso lavoro”, ha poi annunciato il governatore.
“L’uomo è un mammifero, tutti i mammiferi hanno 7 vertebre cervicali, tutti i mammiferi allattano il nascituro, il delfino è un mammifero, il pipistrello è un mammifero e a livello di mammiferi i veterinari sono degli esperti. Non c’è nulla di trascendentale a pensare di fare un percorso anche assieme ai veterinari che qualora fossero disponibili, noi siamo disposti ad affrontarlo”, ha detto ancora Zaia, lanciando quindi la richiesta alla categoria.
Il governatore del Veneto ha aperto la conferenza stampa nella sede della Protezione civile di Marghera, appuntamento trasmesso in diretta Facebook, come da prassi illustrando i dati del bollettino quotidiano. Al 4 novembre la Regione ha registrato 2.436 positivi nelle ultime 24 ore, a fronte di quasi 16.000 tamponi molecolari; le persone in isolamento attualmente sono 17.284, con un incremento di 1.009 persone da ieri; il numero dei ricoveri sale di 74 unità (totale 1.193), +7 terapie intensive (155 totali). (askanews)