“God bless Donald Trump”, il monito-appello di mons. Viganò

Il giornalista cattolico Maurizio Scandurra riflette sulle verità comunicate dal prelato al Presidente USA.

Trump contro Biden. La personificazione escatologica di un duello apocalittico tra Bene e Male traslato su un piano trascendente e universale che sta per Libertà contro Sudditanza, Autonomia contro Nuovo Ordine Mondiale, Popolo contro Casta Finanziaria Internazionale, Occidente contro Cina Comunista e bastarda.
Lo spiega bene Monsignor Carlo Maria Viganò, il primo a scoperchiare anni fa il vaso di Pandora degli scandali in Vaticano, da cui fu cacciato per mano dell’ex Segretario di Stato e Cardinale Tarcisio Bertone per cercare di coprire altarini e corruzione dilaganti.

Già Nunzio Apostolico degli Stati Uniti d’America, ha scritto motu proprio al Presidente in carica una lettera incontrovertibile. Parla di un ‘Great Reset’, il piano perfetto dei poteri forti per riscrivere le regole del mondo: un grande azzeramento che intelligenze economiche a capo del globo stanno di fatto attuando grazie alla efficace puttanata pinocchiesca della pandemia da Covid-19.
Impoverire i popoli, annullare la proprietà privata, distruggere artigiani, commercio e imprese, sostituire il reddito autonomo proveniente dal lavoro con la carità di Stato fatta di aiuti, spesa in deficit, scostamento di bilancio e sussidi vari: puri proclami. Di fatto il conto corrente (e con lui anche il piatto) piange.

Il curato perspicace e informato evidenzia tutti i rischi della globalizzazione degli ultimi trent’anni: la perdita delle sovranità nazionali, la scomparsa delle monete nazionali, la demolizione delle identità nazionali per effetto di un’immigrazione incontrollata che mira a trasformare il Vecchio Continente in una succursale di Africa e Arabia.

Ma c’è di più. I popoli europei vittime degli usurai di Bruxelles (che siedono al Parlamento Europeo professando stili e contenuti democratici soltanto e apparentemente di forma) sono stati traditi dai loro attuali governanti in cui hanno ingenuamente riposto fiducia e speranza in qualità di guide pronte a difendere e fare i loro interessi.

Conte è un fantoccio inerme i cui fili che ne determinano l’agire sono mossi da un burattinaio oscuro chiamato Masso-Finanza Internazionale: lo stesso che fa passare Macron per un pupazzo innocuo e la Merkel per una inguardabile bambola (la peggiore fra i tre). Lontani i tempi delle marionette siciliane e dei teatrini per bambini. Altro che ridere: questi fanno piangere amaramente milioni di persone.

Papa Francesco fa ancor peggio: filoislamista, immigrazionista e globalista, formalmente punta al ritorno a una chiesa povera, mentre di fatto trama e cospira nel buio mirando a consegnare il Corpo Mistico di Cristo in terra ai più ricchi e potenti del pianeta seguendo le fila della deep church parallela al deep state.

E Bill Gates? A marzo, durante il primo lockdown, tutti – media inclusi – lo scambiarono per un profeta, avendo egli di fatto previsto e teorizzato l’avvento di un simile scenario già nel 2015. Mentre tutti eravamo a casa, lui che fa? Depositava in quei giorni un brevetto mondiale per un sistema di ‘identità digitale’ che, come riferisce Libero, dovrebbe prelevare i nostri dati corporei e trasformarli in bit coin. Bella merda (sia lui che il brevetto). Il suo nome? WO060606: che i più attenti leggeranno per esteso come W-orld O-rder 666. Il numero di Satana.
La Bestia, il Maligno che ha fottuto l’anima anche a quella masnada di alcuni pruriginosi e viziosi canonicamente definiti ‘clero romano’: artefici di una Chiesa bravissima ad andare a marchette e ragazzini, ma non di certo più a evangelizzare. A riavvicinare i fedeli al senso di Dio. A coltivare nuove vocazioni preziose.
Più attenta e aperta agli irregolari che alla povertà italiana delle diocesi. Incapace di assolvere la funzione propria di indirizzo dell’umanità nei momenti più critici della storia. Capacissima e altrettanto svelta invece a chiudere le chiese cancellando funzioni religiose e liturgia propria della Pasqua, il tempo fondante del cattolicesimo.
Rifiutandosi di portare in processione persino reliquie, santi e madonne durante la pandemia, perché a Bergoglio & Compagni tutto interessa fuorchè impetrare e ottenere dal Signore la vera liberazione da questo male: che non è il virus della sanità, bensì quello della povertà e della dittatura, fondamentale per tenere in pugno tutto e tutti. Divina Provvidenza, Noi confidiamo in Te!

Maurizio Scandurra