Gianni Tonelli della Lega spiega perché il Viminale continua a sfornare fogli di via nonostante i clandestini non lascino l’Italia: “La parte politica che oggi è al governo era al governo quando il ministro Alfano era al Viminale e Luciana Lamorgese suo capo di gabinetto. Quindi, questa politica vuole i flussi migratori. Ci sono interessi sia di carattere ideologico sia, purtroppo, molto più squallidi, finalizzati a predare sulle disgrazie degli esseri umani. Ecco perché questa maggioranza non vuole bloccare i flussi migratori e ha modificato i decreti Sicurezza che invece chiudevano i porti”, racconta l’ex sindacalista del Sap (sindacato polizia autonomo).
Tonelli racconta anche il perché di un accordo con le Ong. “Per programmare una sorta di logistica in grado di poter gestire gli sbarchi. Perché bisognava organizzare pullman, parliamo di migliaia di immigrati, bisognava trovare gli alloggi e in tutta Italia, in certi casi si dovevano avviare procedure amministrative per requisire anche alberghi per ospitare tutte queste persone, insomma una macchina complessa e quindi il motto era: sbarchi nel fine settimana in modo tale che molto personale poteva essere impiegato il sabato e la domenica“.
Il perché di questa scelta Tonelli, in una intervista al Tempo, la spiega così: “Le Ong avevano accordi con gli scafisti che a loro volta trasportavano le persone solo al confine delle loro acque territoriali con precari gommoni. Il che vuol dire che lo Stato era ricettatore di questo reato nei confronti degli scafisti, in quanto la tratta degli esseri umani e quindi il favoreggiamento di immigrazione clandestina sono reati”, conclude Tonelli
Insomma, l’accusa è pesantissima: Viminale complice nella tratta degli esseri umani, secondo Tonelli avrebbe favorito gli sbarchi nel weekend per facilitarne la gestione. E le cifre lo confermerebbero. liberoquotidiano.it