“Scenderemo in piazza con le mazze“. Non è un auspicio ma una certezza inevitabile. “Se continuiamo di questo passo, succederà per forza”, dice Povia nella sua diretta quotidiana per promuovere il suo disco imperfetto. E la musica libera e disoccupata. “I primi segnali di ribellione già stanno arrivando, senza parlare del settore musica”, dice il cantautore fuori dal coro.
Povia: scenderemo in piazza con le mazze
“Non sarebbe neanche un problema stare a casa se arrivassero soldi veri a coprire tutte le nostre spese necessarie. Senza prelevare dai risparmi neanche un centesimo. Invece ti prendono in giro, l’Europa ti prende in giro, i giornali ti prendono in giro, le Tv ti prendono in giro. Anche la Cina prende in giro il mondo, è l’unico stato che cresce”.
“Diciamolo chiaramente – continua Povia – la Cina ha fatto un danno mondiale. Non solo ha prodotto il virus, ma è l’unico Paese che cresce. Secondo me ci sono anche casi di Covid ma siccome non è uno Stato democratico e controlla molto bene i media, riesce a contenere le notizie”.
“La Cina andrebbe isolata dal mercato mondiale”
Scatenato contro Pechino il cantautore sostiene che la Cina andrebbe isolata dal mercato mondiale. “Con questo virus, sia che sia nato in laboratorio o sull’albero delle mele, ha commesso un crimine contro l’umanità. Non solo per i morti, ma perché ha messo in ginocchio intere economie”. Il problema sono i soldi reali, le tasse, le bollette da pagare che “andrebbero annullate, non sospese”.
Il governo gioca con l’equilibrio psicologico della gente
E il governo? “Improvvisa. E gioca con l’equilibrio psicologico della gente“, continua Povia. Poi l’attacco frontale a giornalisti, vip, opinionisti che chiacchierano in tv. E ai grandi artisti. Quelli con le tasche piene. “Dovreste rivoltarvi come animali inferociti, dire quello che pensate veramente. Ma restate zitti, perché siete venduti e cacasotto”. E poi il cappio al collo dell’Ue-. “Che concede quello che vuole, quando vuole, e solo in cambio di interessi o di riforme bla bla”. Tutto cambierà – come recita il brano – quando “le masse scenderanno nelle piazze contro le caste come pazze con le mazze”. secoloditalia.it