Gli scontri di piazza dell’altra sera a Napoli sono stati “un attacco eversivo”, “siamo molto vicini all’allarme rosso”. Ad affermarlo l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti che, in un’intervista a La Repubblica”, afferma: “Quando dei gruppi organizzati assaltano proditoriamente le forze di polizia è già in sé drammatico. Se poi questo avviene in una fase di emergenza estrema c’è una sola parola per descrivere l’accaduto: eversione“.
“Sono le prove tecniche – aggiunge Minniti – di quello che può diventare un disegno eversivo, proprio perché si incrocia con la rabbia sociale. Capisco l’angoscia del ristoratore che si vede dimezzare gli introiti per il coprifuoco, e dico che va risarcito immediatamente, altrimenti i conti del patto che lo Stato fa con lui per tenere a bada la pandemia non tornano. Il punto è che il coprifuoco lo decide la Regione, ma il risarcimento lo deve dare lo Stato. E qui esplode la contraddizione“.
Per Marco Minniti, dunque, “Ad un possibile disegno eversivo si risponde con una sola parola: coesione. Statale. Sociale. Territoriale“. “In una situazione così delicata – spiega – c’è bisogno di interventi particolarmente mirati, direi quasi chirurgici. Questo non lo si può fare, se non c’è un protagonismo delle Regioni e dei Comuni. Perché loro conoscono meglio di tutti il territorio. Ma tutto questo deve essere inserito in una solida cornice nazionale. Il rischio è che altrimenti tutti gli interventi diventino contraddittori o peggio inefficaci. Non ce lo possiamo permettere. Anche perché – aggiunge – la rivolta di Napoli potrebbe ripetersi, o incendiare altre zone del Sud”.
Per l’ex ministro dell’Interno, inoltre, “C’è una specifica questione che riguarda l’ordine pubblico, che è di competenza esclusiva dello Stato nazionale. Tuttavia non si può leggere l’ordine pubblico con un’unica chiave di lettura, da Bolzano ad Agrigento passando per Napoli. Su questo c’è bisogno di un’alleanza strategica tra lo Stato, le Regioni e i Comuni. Penso per esempio – afferma – che sarebbe molto bello fare una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che è presieduta dalla ministra Lamorgese, insieme con la Conferenza dei presidenti di Regione e con l’Anci”. AGI.IT