M5S, Casaleggio: ‘163 parlamentari non pagano quote Rousseau’

ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

“A detenere il ‘potere’ nel MoVimento 5 Stelle sono gli iscritti e lo esercitano tramite Rousseau. Da quindici anni abbiamo adottato varie modalità di sostegno economico del sistema con modalità diverse per Rousseau. Solo negli ultimi due anni i parlamentari contribuiscono con 300 euro mensili. Alcuni oggi (163 parlamentari, dato di luglio non aggiornato) pensano sia opportuno condurre la loro battaglia politica interna al movimento smettendo di versare e sostenere il progetto. Abbiamo perciò limitato alcuni impegni e abbiamo disdetto il contratto d’affitto per una parte dell’ufficio di Milano per continuare a pagare gli stipendi ai nostri collaboratori”.

Così il presidente dell’associazione Rousseau, Davide Casaleggio, a Bruno Vespa per il libro “Perché l’Italia amò Mussolini (e come ha resistito alla dittatura del virus)”, in uscita il 29 ottobre da Mondadori-Railibri.

Quando Vespa chiede della trattativa con il M5S sulla cessione di Rousseau, Casaleggio richiama il bilancio 2019 dell’associazione dove risulta che il costo del servizio è di circa 1 milione 200mila euro l’anno: è questa, evidentemente, la base della trattativa in corso con Vito Crimi.

Rousseau e Movimento 5 Stelle non sono scindibili? “Rousseau è un metodo di partecipazione dal basso scritto in tutte le carte fondative del Movimento 5 Stelle. Il metodo di partecipazione dal basso è inscindibile dal concetto stesso di Movimento. Altrimenti si passa all’organizzazione di partito”. adnkronos