“Sulle 36mila persone che sono morte, 33mila avevano più di 65 anni. Bisognerebbe far capire a questa categoria che, per qualche settimana, se non c’è una ragione forte, loro dovrebbero proteggersi e così proteggerebbero tutto il sistema”. Sono le parole del professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, a Cartabianca.
“La fascia delicata è quella tra 65 e 75 anni: di solito non lavorano, ma sono persone attive e vanno in giro. Se riuscissimo a compiere un’azione di convincimento, sarebbe molto preziosa”, osserva.
“In primavera avevamo a casa persone che sarebbero dovute stare in ospedale perché stavano veramente male e magari poi sono morte. Oggi invece in pronto soccorso arrivano persone che, se avessimo un altro tipo di sistema, potrebbero stare a casa”, aggiunge. adnkronos