Prof. Augusto Sinagra – – É GUERRA! L’unità d’Italia fu una finzione e una strumentalizzazione voluta da quelle che successivamente vennero chiamate le “demomassoplutocrazie” occidentali. In particolare la Gran Bretagna e la Francia. Lo scopo era quello di eliminare il Regno dei Borboni (sollecitando le ambizioni dei Savoia), non lo Stato pontificio, che fu un obiettivo successivo e che ebbe altre ragioni e motivi causativi più interni che esterni.
Non é serio pensare che uno degli Stati economicamente, industrialmente più avanzati in Europa, militarmente più forti e con la più potente flotta militare e commerciale – parlo del Regno delle due Sicilie – sia stato sconfitto da poche centinaia di sciamannati agli ordini di un avventuriero nizzardo e di un riconosciuto criminale (a Bronte ancora lo ricordano questo bieco assassino). Si voleva una Italietta debole e sottomessa.
Poi la “grande guerra” e il Fascismo fecero “saltare il tavolo” e l’Italia fu grande. Questo era intollerabile per gli interessi degli usurai internazionali al di qua e al di là dell’oceano. E fu ancora guerra mondiale.
Ora si riprova ancora, non più con le armi ma con il denaro ed il peggiore strozzinaggio internazionale (a parte i “cugini” francesi che vorrebbero impossessarsi di gran parte del Mar Ligure e che già si sono impossessati di parte del Monte Bianco che è interamente italiano). É inutile che dica in quali condizioni si trova la Nazione. Lo sappiamo tutti, ma non basta ancora: non solo deve scomparire l’Italia fino a ridursi veramente ad una semplice “espressione geografica”, deve scomparire il Popolo italiano con la voluta invasione di genti africane e asiatiche.
Il nemico è all’esterno. All’interno vi sono ignobili esecutori di un progetto antico, di un tentativo più volte ripetuto di annichilimento dell’Italia e degli Italiani. Lo “strumento” nuovo (in realtà già da tempo ideato e predisposto) é l’emergenza per una epidemia ormai fortunatamente esauritasi sotto la soglia della “emergenzialita’”.
Siamo in guerra! Sapremo difenderci? Sapremo difendere il nostro futuro? I militari che già presidiano i “palazzi” dove i nemici e traditori interni si sono rintanati – terrorizzati – per le possibili reazioni alle nefandezze da loro stessi commesse, rivolgeranno gli animi e le armi contro quel Popolo che essi sono chiamati a difendere? Le risposte a queste domande diranno quale sarà il futuro dei nostri figli. E che Dio ci protegga. AUGUSTO SINAGRA