Galli: “Non vedo morti di fame in strada ma morti di malattia negli ospedali”

«Non vedo morti di fame per le strade, ma morti di malattia negli ospedali. Non credo arriveremo a 30 mila casi nel giro di qualche giorno, però questa settimana sarà difficile vedere un decremento di casi, perché quello che stiamo per vedere è già accaduto dal punto di vista dell’infezione. Sono gli interventi che partono da oggi che ci si augura aiutino ad invertire la tendenza in maniera abbastanza decisiva. Il messaggio è che ci dobbiamo mettere tutti quanti a fare il possibile perché questa cosa avvenga e impegnarci a stare più in casa, avendo meno contatti o limitandoli a quelli strettamente necessari»

“Da qui al lockdown credo che ci siano anche possibilità intermedie anche se meno si riesce a fermare il contagio e più si avvicina a questo tipo di scelta. Il lockdown è una cosa drammatica ma allo stesso tempo molto semplice, quando non puoi fare altro allora chiudi tutto”.

Così Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. “In questo caso tutto il sistema è stato carente con un’articolazione molto complessa in ambito ospedaliero tra governo e regioni. Si rischia più di combinare guai che altro. Mi sarei augurato più concretezza e meno litigiosità. Mi aspettavo più decisioni a livello nazionale, in maniera coerente e in aiuto di tutti”. (video alanews)

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La revisione viene citata nel Bollettino dell’OMS