Dpcm: per i minorenni accesso ai parchi solo accompagnati

L’accesso a parchi, giardini pubblici ed aree gioco è consentito “a bambini e adolescenti di età da 0 a 17 anni, con l’obbligo di accompagnamento di un genitore o da un altro adulto responsabile se necessario”. E’ necessario “non produrre assembramenti e garantire il distanziamento fisico compatibile con le attività di assistenza e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”. Sono le indicazioni contenute nell’allegato A del Dpcm presentato dal premier Giuseppe Conte, che contiene le norme per poter accedere nelle aree verdi pubbliche e alle attività di educazione all’aperto organizzate.

Le norme previste mirano, si indica nel testo, a bilanciare “il diritto alla socialità, al gioco e in generale all’educazione dei bambini e degli adolescenti” con la “necessità di garantire” la tutela della salute. L’allegato al Dpcm precisa che gli accompagnatori devono, tra l’altro: “attuare modalità di accompagnamento diretto dei bambini minori di 14 anni” e “rispettare le prescrizioni sul distanziamento fisico e sull’utilizzo dei dispositivi di protezione, e vigilare sui bambini che si accompagnano. Nel caso di bambini con più di 6 anni, l’accompagnatore deve vigilare affinché questi rispettino le disposizioni di distanziamento fisico e sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”.

“Credo che la scelta di accompagnare i minori sotto i 14 anni sia utile per verificare il non assembramento, il distanziamento e l’uso della mascherina. E’ chiaro che se un ragazzo va al parco pubblico con gli amici dopo un po’ faranno probabilmente assembramento. Diverso è andare accompagnati da un adulto che, chiaramente, può vigilarli”, commenta Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp).  ADNKRONOS