I Comuni italiani criticano l’ultimo Dpcm per limitare la crescita dei contagi da coronavirus in Italia, illustrato ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Al Dpcm non do nessun voto: è stata commessa una scorrettezza istituzionale e non parteciperemo più alle Cabine di regia, tanto non servono a niente: si riuniscono con 20 presidenti di Regione, decidono con loro e poi a noi scaricano la responsabilità. Ci atterremo, come abbiamo sempre fatto, alle indicazioni che vengono dal governo”, ha detto su Radio Capital il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.
“A noi – ha spiegato – è sembrato uno scaricabarile: ci assumiamo la responsabilità, ma non si possono fare riunioni in cui non viene detto niente e poi il governo, che evidentemente non ha la forza per imporre un coprifuoco, fa un finto coprifuoco e dice che adesso decidono i sindaci quali sono le aree e le piazze. E chi controllerà? A noi è sembrato un modo per spostare la responsabilità agli occhi dell’opinione pubblica sui sindaci”.
“Il Dpcm non è riuscito più come era stato presentato: i sindaci non hanno la possibilità e nemmeno la competenza di fare i controlli. Se serve io per primo farò un’ordinanza, ma ho bisogno di sapere dalla Prefettura e dai questori chi controlla e spiegarlo ai cittadini”, ha concluso Decaro. (askanews)