Francesco Amodeo – – Strasburgo impone all’Italia il rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Finalmente un’arma giuridica internazionale per permettere agli italiani di ricorrere alla Corte europea per difendersi dalla dittatura sanitaria, dalle violazioni dei propri diritti fondamentali e della propria libertà, come conseguenza delle estreme misure di prevenzione dal Coronavirus imposte dal governo italiano attraverso i Dpcm. Ora tutto dipenderà dal popolo italiano. Se avrà la capacità di fare squadra e di organizzarsi in class action, facendo arrivare a Strasburgo centinaia di migliaia di ricorsi, o se il silenzio della politica e dei media complici, metterà la sordina anche a questo provvedimento.
Tutto nasce da un esposto – dell’Osservatorio per la legalità costituzionale del comitato Rodotà -al Segretario generale del Consiglio d’Europa, relativo alle violazioni non dichiarate del governo italiano durante il lockdown, per non aver fatto quello che avrebbe dovuto fare secondo i suoi obblighi ai sensi della Cedu (Convenzione europea per i diritti dell’uomo), come ha spiegato in video il giurista Ugo Mattei:
“abbiamo ricevuto risposta da parte del Consiglio d’Europa, il quale ha riconosciuto che il governo, al momento del lockdown, era in difetto per la mancata dichiarazione di sospensione dei diritti fondamentali previsti ai sensi della Cedu.
Questo vuol dire che la Convenzione europea per i diritti dell’uomo, non essendo stata sospesa, resta vigente anche durante l’emergenza, dando la possibilità agli italiani di chiederne l’applicazione e quindi di ricorrere contro la sua violazione da parte del governo italiano. Infatti, ha aggiunto il Segretario generale del Consiglio d’Europa, questa piena vigenza dà giurisdizione alla Corte europea dei diritti dell’uomo, che può essere adita per tutte le questioni che si sono create in fase di emergenza Covid, perché non è mai stata sospesa nel territorio italiano”.
Ora è tutto nelle mani degli italiani. Useranno quest’arma per difendersi o continueranno a subire anche la violazione dei propri diritti fondamentali?