I migranti ospitati dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore di Vicofaro (Pistoia) dovranno restare isolati all’interno della struttura, come stabilito da un’ordinanza firmata dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. La decisione è stata presa dopo due casi positivi al Covid-19. Nella serata di mercoledì tutta l’area della parrocchia è stata transennata dagli operai del Comune, con le forze dell’ordine che pattugliano per impedire l’accesso (o l’uscita). L’ordinanza impone al parroco, don Massimo Biancalani, “di impedire l’accesso ai locali e alle pertinenze della parrocchia a soggetti esterni, fatta eccezione per il personale sanitario e di assistenza alle persone”. Lo scrive https://larno.ilgiornale.it
La decisione del sindaco arriva a poca distanza dalla relazione della Asl che, dopo un sopralluogo, chiedeva “la ricollocazione, senza ritardo, degli ospiti in strutture adeguate per capacità ricettiva e caratteristiche igienico-sanitarie”, considerato “l’alto numero di persone in promiscuità” e “la mancata consapevolezza del rischio sanitario”. Dopo tale segnalazione con un’ordinanza la Regione Toscana disponeva il trasferimento degli ospiti della struttura.
“Questi tre elementi sono alla base dell’ordinanza che ho firmato – spiega il sindaco Tomasi -. La priorità è contenere il rischio contagi e per Vicofaro, vista una gestione dell’accoglienza totalmente fuori controllo, può essere fatto soltanto con misure contingibili e urgenti, come quelle che ho appena disposto. Ribadisco quanto già detto nelle scorse settimane a seguito della relazione dell’Asl: quel tipo di gestione non può più essere consentita con queste modalità perché rappresenta un pericolo sia per le persone accolte sia per i cittadini”.
L’ordinanza del primo cittadino è stata trasmessa al prefetto di Pistoia ai fini della convocazione del Comitato di pubblica sicurezza per la predisposizione dei necessari controlli, all’Asl, al presidente della Regione Toscana, alla polizia municipale e alla curia di Pistoia. Per risolvere la difficile situazione dovuta al sovraffollamento della struttura di accoglienza si attende un intervento ad hoc da parte di Comune, Regione, Asl e curia. I migranti dovrebbero essere sistemati in diverse strutture che sono state messe a disposizione dalla curia e che saranno gestire dall’Asl.