“Sono trent’anni che faccio politica, ma mai come in questi mesi mi sono sentito davvero un deputato. Ho rappresentato una speranza per tutti quelli che non volevano arrendersi a un clima di morte, di disperazione e di paura della ‘peste'”. Lo dice Vittorio Sgarbi, candidato a sindaco di Roma alle elezioni della primavera 2021, nel corso della presentazione del suo programma elettorale.
“Ho il curriculum migliore di Giletti, di Calenda e di Sassoli. Sono stato sindaco di Salemi che è rinata, di San Severino e Sutri entrambe rinate. Farò rinascere anche Roma, facendo il sindaco gratis, come ho sempre fatto”.
“Roma è la prima città al mondo per patrimonio culturale, non valorizzato da una sindaca che non conosce neanche chi sia Bernini. Nel 2021 saremo liberi dal coronavirus e intendo compiere interventi per rendere la Capitale come Parigi, una città in cui si va per visitare i musei. La Raggi è stata la sindaca della ‘peste’, io sarò quello della libertà”.
Quanto ai migranti, sostiene, “non devono essere appendice morta e parassitaria delle periferie di Roma. Devono avere un loro luogo dove si amministrano e lavorano seguendo il modello portato avanti” a Riace e “da Mimmo Lucano, che sarei contento di avere in squadra qui a Roma”.
Per quanto riguarda Ostia, infine, conclude Sgarbi, “è una realtà grande e penso che dovrebbe diventare un comune come lo è Fiumicino”. ADNKRONOS
IL MODELLO RIACE
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