Durante un’intervista concessa a “Lavialibera“, il titolare del Viminale Luciana Lamorgese ammette che oramai “i tempi sono maturi” per poter portare al centro dell’attenzione nazionale la questione della riforma della cittadinanza. Il ministro dell’Interno, che ha di fatto spalancato i porti alle navi Ong col loro carico proveniente dal Mediterraneo dopo aver abbattuto i decreti sicurezza, definisce il tema addirittura come “strategico” per l’Italia. Poi arriva la puntualizzazione, dato che, almeno secondo quanto riferito da Lamorgese alla rivista, la norma allo studio della maggioranza giallorossa “deve maturare in Parlamento e necessita di un’ampia maggioranza”.
“La gestione dei flussi migratori è diventata molto più difficile”, aggiunge il ministro, come riportato da AdnKronos.
Per quanto riguarda lo smantellamento dei decreti sicurezza emanati dalla allora maggioranza gialloverde di governo, un lavoro definito lungo e complesso, Lamorgese non ha dubbi sul successo e la bontà dell’operazione. “Abbiamo chiarito i casi in cui può essere concessa la protezione umanitaria, ampliato la convertibilità dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro, reintrodotto la possibilità di avviare i richiedenti asilo a lavori di utilità sociale, ristabilito il diritto di iscrizione all’anagrafe per tutti i richiedenti protezione internazionale nonché accorciato i tempi per le risposte alle richieste di cittadinanza per naturalizzazione e matrimonio, passati da quattro a tre“. […]