Covid, Bassetti: ‘app Immuni non mi piace e non la scarico’

Matteo Bassetti a valanga sull’app Immuni. Non la scarica perché già mette in atto le dovute precauzioni contro la diffusione del coronavirus. E non solo. L’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova è stato ospite su RaiRadio1 di “Un giorno da pecora” e ha avuto parole anche sul professor Galli. A proposito del ruolo e della quantità degli asintomatici, Bassetti ha detto che il prof. Galli dovrebbe leggere di più.

“Immuni? Non l’ho scaricata, penso andrebbe rivenduta meglio. Già il nome non mi piace: poteva esserci un nome tipo tracciare il virus, il nome Immuni dà una speranza che non è reale, non immunizza nessuno”. Così a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, Matteo Bassetti, infettivologo e Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova.

Al di là del nome, per quale motivo non la scarica? “La app è molto intelligente ma per funzionare deve scaricarla molta gente, ed è stata anche venduta male, le persone che l’hanno scaricata inizialmente hanno avuto qualche problema. Probabilmente c’è stata una cattiva pubblicità”.

Lei consiglia di scaricarla o di non farlo? “Io consiglio di scaricarla a più persone possibili”.

Lei, però, non la scaricherà. “Io presumo che utilizzando tutte le misure di prevenzione come faccio io abitualmente potrei anche non scaricarla”. La app però serve nel caso lei incontri senza saperlo qualcuno positivo. “Secondo me bisognerebbe chiarire di più le procedure: cosa succede, cosa devo fare e dove devo andare”.

Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, ha affermato che, se continua così, a novembre rischiamo di avere 16mila contagi. Lei è d’accordo? “
Il problema non è di avere 16mila contagi, 20mila, o 50mila. Il problema è di non averne 16mila in ospedale: dobbiamo sempre ricordarci che del numero dei contagiati, ai numeri del ministero, il 95% sono asintomatici o poco sintomatici”.

Il professor Galli sostiene che questa sia una balla…”. Il professor Galli dovrebbe leggere di più”, ha concluso Bassetti a Rai Radio1.   ILTEMPO.IT