Greta Thunberg è la ‘grande sconfitta’ del Premio Nobel per la Pace che è stato assegnato al World Food Programme. Il nome dell’attivista svedese, alla vigilia, era considerato – anche dai bookmakers – tra i favoriti per il prestigioso riconoscimento. Greta sarebbe potuta diventare la seconda persona più giovane di sempre a ricevere un Nobel, dopo il riconoscimento assegnato alla pachistana Malala Yousafzai nel 2014, per aver promosso il diritto dei bambini all’istruzione.
La stessa 17enne svedese, nominata anche l’anno scorso per aver ispirato un movimento globale di sensibilizzazione sul cambiamento climatico, non sembrava credere più di tanto al Nobel. In un’intervista al giornale di Stoccolma ‘Aftonbladet’ aveva definito “molto improbabile” una vittoria degli attivisti del clima e del movimento Fridays for Future.
Secondo Thunberg, c’erano “molti” candidati meritevoli, ma ha scelto di non citarne neanche uno perché, ha spiegato, i media avrebbero usato le sue parole “per i titoli e per generare clic”. La 17enne, interpellata da ‘Aftonbladet’ mentre come ogni venerdì si univa ad altri giovani attivisti davanti al parlamento svedese per chiedere un’azione sul clima, ha sottolineato che non avrebbe seguito la cerimonia a Oslo. (Adnkronos)
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