Al momento “non si sa dove si trovino il presidente kirghiso Sooronbai Jeenbekov e il primo ministro Kubatbek Boronov”. Lo ha dichiarato a Interfax il vice segretario del Consiglio di Sicurezza del Kirghizistan Omurbek Suvanaliyev. “E’ stato deciso di chiudere le frontiere per motivi di sicurezza”, ha aggiunto Suvanaliyev.
(askanews) Ieri il primo ministro Kubatbek Boronov si è dimesso ed è stato rimpiazzato da Sady Japarov, esponente politico liberato dalla folla come anche l’ex presidente Almazbek Atambayev, che scontava una pena a 11 anni di prigione per corruzione.
I gruppi d’opposizione hanno inoltre preso il controllo del parlamento, annullando il risultato delle elezioni politiche di domenica scorso, mentre lo stesso presidente Sooronbai Jeenbekov ha detto alla Bbc di essere “pronto a dare la responsabilità a leader forti”. Ma ha anche chiesto a tutti i partiti di tornare “sul campo della legittimità”. Un’ampia folla si è riunita nella capitale Bishkek, oggi, per chiedere l’impeachment del presidente.
(ANSA) Almeno 686 persone hanno chiesto assistenza medica in Kirghizistan a seguito di scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti e una persona è morta. Lo ha riferito il ministero della Salute kirghiso. “Alle 15:00 (ora locale) del 6 ottobre 2020, un totale di 686 persone si sono rivolte alle organizzazioni sanitarie per l’assistenza medica, 521 di loro sono state dimesse dopo la somministrazione dei primi aiuti medici, mentre 164 sono state ricoverate in ospedale con vari traumi, 7 di loro sono in terapia intensiva. Una persona è morta”, ha detto il ministero nel suo post su Facebook.