Protesta ieri mattina davanti alla questura di Torino in via Grattoni da parte di un gruppo di stranieri, tutti di nazionalità somala, tutti titolari della protezione sussidiaria, che hanno dato vita anche a un sit in che ha bloccato il traffico in via Cernaia per diversi minuti. Contestavano il fatto che non riescono a ottenere i titoli di viaggio necessari per spostarsi all’interno della comunità europea, un documento che viene rilasciato dalla questura. Lo scrive https://torino.repubblica.it
“Gli uffici di Torino richiedono agli stranieri con protezione sussidiaria di rivolgersi prima alle loro ambasciate per richiedere i passaporti, ma noi non possiamo rivolgerci alle nostre ambasciate, da un anno non rilasciano i passaporti”, dicono i manifestanti. Nella stessa condizione sono anche una trentina di cittadini afghani che hanno presentato alla questura di Torino la medesima richiesta. Inoltre, passaporto e permesso di soggiorno spesso non sono sufficienti per entrare in alcuni Paesi, soprattutto quelli del Nord Europa. “Chi atterra senza titolo di viaggio viene rimandato indietro”, spiegano ancora i manifestanti.
La questura replica: “Si può rilasciare il titolo di viaggio solo nei casi in cui non ci sia sul territorio nazionale l’ambasciata del territorio del richiedente oppure nel caso in cui il titolare di protezione sussidiaria non possa rivolgersi alla sua ambiasciata, ma in questo caso deve dimostrarlo”.
Il presidio si è sciolto a metà mattina, quando i manifestanti hanno potuto avere un confronto con i referenti dell’ufficio immigrazione della questura. foto repubblica.it