BRUXELLES – Un piano economico da 9 miliardi di euro per spingere la transizione ‘verde e digitale’ nei Balcani occidentali, un nuovo strumento di garanzie capace di mobilitare investimenti ‘puliti’ fino a 20 mld di euro in dieci anni, e orientamenti per attuare l’agenda ‘verde’ nella regione. E’ il contenuto del pacchetto presentato oggi dalla Commissione Ue per aiutare i sei Paesi balcanici nel loro cammino verso la sostenibilità. “Il piano sosterrà le riforme richieste per accedere all’Unione europea così come la transizione verde ed il digitale”, afferma la presidente dell’Esecutivo comunitario, Ursula von Der Leyen, su Twitter.
Le risorse, si legge nel testo della Commissione, dovranno essere utilizzate per “progetti faro” che si concentrino su “connettività sostenibile, capitale umano, competitività e crescita inclusiva” a favore della “doppia transizione verde e digitale”.
Al centro, dunque, 10 obiettivi che riguardano i collegamenti stradali e ferroviari nella regione, le rinnovabili e la decarbonizzazione, la ristrutturazione di edifici pubblici e privati per aumentare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra, la gestione dei rifiuti e delle acque reflue, nonché il lancio della banda larga. Allo stesso modo, clima, economia circolare, tutela della biodiversità, lotta all’inquinamento, sistemi alimentari sostenibili e aree rurali sono anche gli orientamenti che Bruxelles indica per l’attuazione dell’agenda verde nella regione, che dovrebbe essere adottata al vertice dei Balcani occidentali a Sofia il prossimo mese.
“L’attuazione” del piano e la relativa allocazione dei fondi “dovrà andare di pari passo con le riforme” strutturali richieste dall’Ue, ha precisato il commissario Ue per l’Allargamento, Oliver Varhelyi.
Accanto ai 9 miliardi di finanziamenti, Bruxelles si impegna a fornire garanzie (attraverso un nuovo strumento dedicato ai Balcani) che nel prossimo decennio potrebbero mobilitare investimenti fino a 20 miliardi di euro. ANSA EUROPA