”L’idea che la prevenzione sia il nome che si dà alla repressione e all’idiozia e alla minaccia di nuovi provvedimenti è tutta nelle parole di Zingaretti, che ha detto: ‘toglieremo dalla vita sociale coloro che sono positivi’. Come è possibile che un malato non stia nella vita sociale quando guarisce dopo 10 giorni. Quale misura repressiva, fascista e intollerabile, viene adottata da questa gente, a partire dal bravissimo e divertente presidente De Luca e da quelli che lo imitano?”
E ancora: “Perché lo stato di emergenza non c’è in Albania, in Svezia, in Francia e Germania? Perché c’è solo qui? Che Europa è la nostra? In nome di chi parliamo? Non potete parlare dell’Europa ma di un’Italia ristretta, chiusa e fascista, in cui chi è malato deve essere cacciato…”.
Senza mascherina, Vittorio Sgarbi parla alla Camera, dopo le comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza, e torna ad attaccare il governo Conte per la proroga dello stato di emergenza Covid. In particolare, se la prende con Nicola Zingaretti e alza la voce denunciando ”un’Italia fascista”.