“Questa pandemia ci ha reso coscienti del valore della relazione, della cura. Abbiamo compreso di essere fratelli tutti, come scrive il Papa nella sua terza enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale, firmata proprio ieri e ispirata fin dall’inizio dal messaggio di San Francesco”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando ad Assisi in occasione delle celebrazioni di San Francesco patrono d’Italia.
Conte ha quindi ricordato che “dalla crisi sanitaria, che si è trasformata inevitabilmente in crisi economica e sociale, possiamo trarre” l’insegnamento sul “valore dell’unità e della fiducia. Tutto il Paese ha sperimentato una solidarietà diffusa, piccoli e grandi gesti di altruismo, di solidarietà hanno mostrato quanto l’altro, il nostro vicino, il prossimo, anche se sconosciuto, interpelli le nostre coscienze e con il suo sguardo, soprattutto nel momento del bisogno, sia in grado di disvelare la nostra stessa umanità. Ci siamo sentiti tutti parte di un comune destino”.
“E in questo senso – ha concluso Conte – il messaggio di Francesco appare di straordinaria modernità: nel suo amore per la vita semplice, autentica, come ricorda l’antica preghiera di san Damiano, cogliamo la chiave per interpretare il tempo presente e i bisogni più profondi dell’umanità, al di là dell’attenzione al superfluo, che nel corso degli anni ci ha così distratti da farci smarrire il senso più autentico del nostro vivere insieme”. ADNKRONOS