“La mia vicenda finirà l’8 ottobre”. Luca Palamara fa tremare la magistratura italiana, per il quale potrebbe diventare una sorta di Buscetta: lo scrive Augusto Minzolini, che dà conto di alcune dichiarazioni dell’ex presidente dell’Anm. “Hanno fatto in modo che arrivasse a conclusione prima che Davigo andasse in pensione”, ha accusato Palamara che poi ha aggiunto: “Avevo chiesto di sentire più di cento testi e me ne hanno concessi sei. Ho le carte per dimostrare che carriere e altro nascono dal gioco delle correnti, che è un problema di sistema, giusto o sbagliato che sia, e non del sottoscritto. Ma ogni volta che intervengono mi accusano di fare un comizio”.
Poi quella frase che interessa anche il segretario della Lega: “Comunque, l’8 ottobre parlerò. Forse anche di ciò che è successo a Matteo Salvini”. Dichiarazioni forti, che di sicuro non faranno dormire sonni tranquilli agli ormai ex colleghi togati di Palamara. Il quale si è finalmente accorto che la miscela populismo-giustizialismo ha già provocato grossi danni al Paese: lo scrive sempre Minzolini, secondo cui le intercettazioni del pm romano hanno rivelato definitivamente un sistema in cui ci sono dei pezzi di magistratura che sono diventati i pretoriani di questo strano equilibrio politico, in cui alcuni non vengono toccati e ad altri capita di tutto. liberoquotidiano.it
Magistrati intercettati, “Salvini indagato per i migranti? Siamo indifendibili”
“Attaccate Salvini”, il Pd ordinava e Palamara eseguiva
Laudato si’ Palamara. L’ordine di attaccare Salvini veniva da un partito
Le trame dei magistrati contro Salvini ministro, lettera a Mattarella
Magistrati contro Salvini, sms di Palamara a Patronaggio: “siamo tutti con te”
“Salvini mer…”, Palamara: ‘la mia frase è stata decontestualizzata