“Preferirei che per gli operatori sanitari”, fra i quali tradizionalmente “ci sono molti riluttanti” alla vaccinazione anti-influenza e che “dovrebbero invece assolutamente vaccinarsi in massa, avessimo disponibilità di vaccino un po’ prima. Ma a quanto pare questo non sarà”. A sollevare il problema è Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’università degli Studi di Milano, intervenuto a ‘Buongiorno’ su SkyTg24.
L’esperto conferma problemi nella disponibilità di dosi vaccinali nelle farmacie, da vendere alla popolazione attiva non inclusa nell’offerta gratuita delle campagne vaccinali, e auspica su questo una soluzione tempestiva. “Per quanto riguarda” invece “la copertura delle categorie fragili”, la vaccinazione antinfluenzale “dovrebbero averla per prime e con una disponibilità importante le persone che hanno altre patologie. Tenendo conto che in queste categorie”, negli anni passati, “andava bene quando si vaccinava il 30%, mi auguro che si vaccineranno molti di più”, esorta Galli.
Da vaccinare prioritariamente “ci sono poi anziani, bambini e personale sanitario”, che appunto secondo l’esperto dovrebbe proteggersi “in massa” e “prima” di quanto probabilmente avverrà. “Dovremmo avere una certa copertura per i bambini”, aggiunge l’infettivologo, mentre il vaccino “agli anziani arriverà un po’ al limite temporale utile, almeno in Lombardia. Ma comunque dovrebbe arrivare”. ADNKRONOS