Covid, Camera respinge mozione su pubblicazione atti Comitato scientifico

La Camera ha respinto con 241 voti contrari, 199 a favore e 5 astensioni la mozione Meloni, Molinari, Gelmini, Lupi e altri che chiedeva la pubblicazione ‘integrale, automatica e senza omissioni’ dei verbali delle riunioni del Comitato tecnico-scientifico sull’emergenza sanitaria da Coronavirus.

“Il governo ha già scelto, lo scorso 4 settembre, di procedere alla pubblicazione dei verbali del Cts, decorsi 45 giorni di tempo dalla data della relativa riunione. Oggi sono pertanto disponibili sul sito web della Protezione civile, i verbali del Comitato dal 7 febbraio del 202, fino all’ultimo verbale n.100”, ha sottolineato in aula alla Camera la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Simona Malpezzi, nel corso della discussione sulla mozione.

Proprio in virtù della decisione già assunta dal governo di rendere accessibili i verbali, Malpezzi ha espresso il parere contrario sul documento, inizialmente depositato dalla presidente di Fdi, Giorgia Meloni e al quale poi si sono associati gli altri partiti del centrodestra.

Nei documenti, ha ricordato Malpezzi, “sono state oscurate le generalità e gli altri dati identificativi dei soggetti privati, delle società e dei prodotti sanitari. Sono stati altresì omessi gli allegati e i documenti delle valutazioni del Cts. in virtù di quanto disposto dall’articolo 5 bis, del dlgs n.33 del 2013. Questa scelta è perfettamente coerente con la linea adottata dal governo fin dall’inizio della pandemia, quella della trasparenza e dell’informazione costante al Parlamento e ai cittadini”, come di recente affermato al ministro della Salute Roberto Speranza in Parlamento.

“Mai in questi mesi – ha assicuraro Malpezzi – sono state sottaciute la dimensione del fenomeno, i dati reali sulla diffusione e sulla pericolosità del virus, le previsioni e le analisi degli scienziati. Mai è stata sottovalutata la criticità di alcune scelte del governo che hanno determinato, in ragione della tutela della vita, salute e sicurezza collettiva, la compressione di alcuni diritti fondamentali. In particolare, nella predisposizione delle misure contenitive, il governo ha sempre tenuto conto delle raccomandazioni del Cts”.

“Il governo di fronte al Parlamento e ai cittadini si è sempre assunto la piena responsabilità politica e giuridica di ogni decisione. Il governo ribadisce la massima considerazione per le esigenze di trasparenza alle quali non si è mai sottratto nel corso di questi mesi e per la garanzia di pubblicità degli atti”, ha concluso Malpezzi.  ADNKRONOS