Altro che pericolo, il ritorno alla legge Fornero promette di essere una drammatica realtà. La conferma è arrivata da Emanuele Felice, il responsabile economico del Pd che ha rilasciato un’intervista ad Alberto Maggi per affaritaliani.it. “Il governo con dentro Salvini e la Lega non l’aveva abolita – ha precisato -. Quota 100 era solo una misura temporanea che non verrà rinnovata, come abbiamo sempre detto”. Dimentica però che il segretario leghista non sarebbe mai e poi mai ritornato indietro alla legge che porta in nome di una ministra verso la quale gli italiani provano ancora un risentimento enorme. “Gradualmente si tornerà all’impianto della legge Fornero – ha insistito Felice – da attuare con buon senso per non creare discriminazioni”.
E per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, tanto caro al M5s quanto disastroso nell’attuazione, cosa pensano di fare quelli del Pd?
“Vogliamo migliorarlo – ha risposto il responsabile economico dei dem – innanzitutto dando più soldi alle famiglie numerose e riducendo gli anni di residenza necessari. Il nostro obiettivo è quello di potenziare le politiche per il lavoro rendendole più efficaci, molte cose in questo anno non hanno funzionato”.
Poi una battuta anche su Pasquale Tridico, invitato alle dimissioni dopo l’aumento di stipendio destinato al presidente dell’Inps: “Come Pd ci riserviamo una valutazione in merito, ma devo dire che personalmente la notizia mi ha colpito in modo negativo. L’aumento di stipendio è avvenuto a scapito dei servizi offerti agli utenti sul rendiconto della pensione”. liberoquotidiano.it
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Intanto oltre tutto scopro che le maestre sono lavoro oneroso con diritti di pensione anticipata e i saldatori come me che si bruciano gli occhi tutti i giorni no….
Secondo me il giusto termine del lavoro doveva restare sempre 57 anni per tutti indistintamente… ma questo si puo’ fare solo in uno stato a moneta sovrana, non in uno stato coloniale come il nostro, dove i politici sono ormai dipendenti non del popolo ma di banche e multinazionali….