Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato il sostegno finanziario di 87,4 miliardi di euro a favore di 16 Stati membri in forma di prestiti dell’Ue concessi nel quadro di Sure, lo strumento temporaneo dell’Ue per attenuare i rischi di disoccupazione durante la crisi Covid-19. All’Italia va la cifra (prestito, ndr) più consistente: 27,4 miliardi di euro.
Lo si apprende dal Consiglio dell’Ue che ha spiegato che il sostegno aiuterà gli Stati membri a finanziare il drastico aumento della spesa pubblica registrato a partire dal primo febbraio 2020 a causa del ricorso a regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e a misure analoghe, anche per i lavoratori autonomi, e a determinate misure di carattere sanitario in risposta alla pandemia.
“Sure costituisce una parte importante della risposta da noi messa in campo per far fronte alle sfide senza precedenti generate dalla crisi del Covid 19”, ha dichiarato il ministro federale tedesco delle Finanze, Olaf Scholz.
La Commissione procederà ora alla raccolta di fondi sui mercati internazionali dei capitali per conto dell’Ue e li concederà come prestiti back-to-back agli Stati membri che hanno fatto richiesta di prestito. AGENZIA NOVA