La Francia si appella all’Italia affinché lasci sbarcare la nave umanitaria di Sea-Watch con oltre 130 migranti a bordo, Alan Kurdi, attualmente in rotta verso Marsiglia, nel porto di sbarco più sicuro e vicino. Citato dall’agenzia France Presse, il ministero dell’Interno di Parigi sottolinea che negli ultimi “due anni abbiamo sempre garantito solidarietà all’Italia. Siamo al suo fianco con un meccanismo di solidarietà (ripartizione, ndr) per prenderci carico degli sbarchi, le chiediamo quindi di rispondere favorevolmente alla richiesta fatta dall’Ong di sbarcare nel porto sicuro più vicino”.
Come scrive LA STAMPA, la Ong spiega di aver scelto Marsiglia perchè «quello era in origine il nostro porto di destinazione» nel quale era previsto il cambio di equipaggio e la preparazione della nuova missione. Ma la spiegazione più chiara arriva dopo, quando il presidente della Ong, Gordon Isler, afferma di non volere che alla Alan Kurdi accada ciò che è successo la scorsa settimana alla Open Arms davanti a Palermo quando decine di migranti si sono gettati in mare tentando di raggiungere la costa dopo giorni di attesa in mare: «Questa è una di quelle situazioni incontrollabili che non vogliamo che accadano – ha detto Isler – non accetteremo un altro blocco».