Il prof. Alessandro Meluzzi commenta la condizione dell’Italia, sia per quanto riguarda l’immigrazione incontrollata, sia per la perdita di sovranità, diritti e confini, invitando a riflettere su una situazione che definisce “ad altissimo rischio”.
“Italiani, Greci, Spagnoli non ne vogliono più sapere di immigrazione africana, afroislamica incontrollata. “Finirà in un bagno di sangue”, lo ha detto non un fascista mitteleuropeo, non neonazista, non un naziskin, ma Éric Zemmour, giornalista de ‘Le Figaro’ di religione ebraica, di tradizione giudaica e di nascita e origine algerina, descrivendo una situazione che è sotto gli occhi di tutti. E’ evidente che non può esistere, come dice Zemmour, il diritto di africani e in generale di migranti, di decidere di vivere in Europa perché si sentono troppo poveri e troppo infelici. E quindi il diritto a conquistare quello che gli Europei hanno faticosamente costruito con un semplice traghetto in gommone, pagando 5000 dollari, non è un diritto da assimilare agli altri diritti civili geopolitici.
Scopriamo che la Alan Kurdi, dopo aver finto di puntare su Marsiglia, oramai farà sbarcare in un’Italia che ormai non ha più sovranità, che non ha più confini, che non ha più diritti, e che si adegua a fare la spazzatura delle migrazioni in nome di un consenso europeo a questo governicchio che evidentemente baratta anche la sovranità e le future generazioni italiane, con la sua sopravvivenza ed il consenso di qualcuno a Bruxelles o, ancora di più, a Berlino.
E’ una situazione, come vedete, ad altissimo rischio sulla quale non smetteremo mai di dover riflettere perche ‘fatti e disfatti’, soprattutto disfatti, è il futuro che si sta preparando per noi, in assenza di sovranità, in assenza di confini, in assenza di diritto internazionale, semplicemente per trasformare l’Italia in un un gigantesco campo profughi.”
Alessandro Meluzzi – Medico Psichiatra, Psicologo, Psicoterapeuta, Criminologo. Docente Psichiatra forense. Primate Metropolita Chiesa Ortodossa Italiana