Il prof. Alessandro Meluzzi: “Amici di fatti e disfatti, la demenzialità totalitaria ed inquisitoria della filosofia politically correct non conosce limiti e confini, come Fausto Leali ha potuto ben sperimentare con la sua scomunica per l’espressione “negro”.
Tato, un amico musicofilo, mi ricordava che Fausto Leali venne chiamato, all’inizio della sua carriera, proprio per la sua unica estensione vocale, in grado di competere con l’ugola di persone dalla pelle pigmentata, un nigger bianco. Nigger bianco perché è caratteristica in alcune etnie un’estensione vocale come ad esempio quella di cantanti come Whitney Houston. Ma credo che insieme a Fausto Leali dovremmo condannare sicuramente anche il povero Vianello che cantava i vatussi “nel continente nero alle falde del Kilimangiaro ci sta un popolo di negri che ha inventato tanti balli, il più famoso è l’hully gully”. Ma molte altre espressioni di questa natura andrebbero condannate, per esempio quella che caratterizza una delle più grandi esecutrici di musica latino-americana, Celia Cruz come” la negra d’America”. Ma vi rendete conto?
Voi capite che, quando la stupidità dilaga, non ci sono limiti all’intolleranza, alla violenza verbale che alla fine diventa anche quella fisica. Quindi, guardiamoci bene dalla stupidità perché dai cattivi ci si può proteggere, ma dagli stupidi no.
Buona serata a tutti.”
Alessandro Meluzzi – Medico Psichiatra, Psicologo, Psicoterapeuta, Criminologo. Docente Psichiatra forense. Primate Metropolita Chiesa Ortodossa Italiana